attualismo
La filosofia di Gentile e la corrente di pensiero da essa iniziata nella cultura italiana. Il primo documento dell’a. filosofico è una comunicazione fatta da Gentile alla Biblioteca filosofica di Palermo nel 1911 su L’atto del pensare come atto puro (successivamente ampliata e sviluppata in Riforma della dialettica hegeliana, 1913). Tale filosofia riduce la realtà a spirito (spiritualismo assoluto) e intende lo spirito come ‘atto’ non nel senso aristotelico di realtà che è già tutto quello che può essere nella sua perfezione (actum), bensì all’opposto nel senso di actus, o realtà che è in quanto si fa (quatenus fit); atto è la stessa autocoscienza come processo pratico e teorico di fondazione di sé. Nella scuola attualistica si distingue un’ala sinistra, antimetafisica e antiteologica, e un’ala destra, tendente a conciliare l’a. con la trascendenza teistica. Si sono formati alla scuola dell’attualismo gentiliano, pervenendo poi taluno a posizioni diverse da quelle del maestro e a volte con queste assai contrastanti: Arangio-Ruiz, Battaglia, Calogero, Cammarata, Cleto Carbonara, Carlini, Mario Casotti, Chiavacci, Ernesto Codignola, Cecilia Dentice d’Accadia, De Ruggiero, Fazio-Allmayer, Guzzo, La Via, Lombardi, Lombardo-Radice, Giuseppe Maggiore, Adolfo Omodeo, Saitta, Sciacca, Spirito, A. e Luigi Volpicelli.