AUCTOREM FIDEI
. Con queste parole ("autore della fede"), incomincia e si designa la bolla di Pio VI contro il Sinodo di Pistoia, celebrato dal 18 al 28 settembre 1786, promosso dal vescovo di quella città, Scipione de' Ricci.
Dagli Atti del concilio, che fu l'affermazione più clamorosa del giansenismo toscano, la bolla estrae ottantacinque proposizioni, e le condanna con qualificazioni teologiche proporzionali alla gravità e al contrasto con la dottrina cattolica. Contro la bolla scrissero il Solari, confutato dal cardinale Gerdil, e il Le Plat di Lovanio, confutato dall'Anfossi (Difesa della Bolla "Auctorem Fidei", Roma 1816, voll. 3).
Bibl.: La bolla è pubblicata in H. Denzinger e C. Bannwart, Enchiridion symbolorum et Definitionum, 14ª-15ª ed., Friburgo in B. 1922, p. 397 segg.; cfr. anche N. Rodolico, Gli amici e i tempi di Scipione De' Ricci, Firenze 1920; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia, Bari 1928.