AHLQVIST, August Engelbrekt (pseudonimo Oksanen)
Nato nel 1826 a Kuopio, morto nel 1889 a Helsinki (Helsingfors). Nella sua doppia attività di glottologo e di poeta, lo guidò soprattutto l'amore per la patria, la fervida speranza in un migliore avvenire, l'entusiasmo per la lingua nazionale. Studente ventunenne, fondò, insieme ad altri giovani di ardente patriottismo, la rivista Suometar (1847) che ebbe poi altri valenti collaboratori e fu uno degli organi più efficaci della nuova cultura e letteratura. A. fu pure raccoglitore di canti e novelle popolari: sostenne, polemizzando con Julius Krohn, le origini prevalentemente careliane del Kalevala (K.'n Karjalaisuus, 1887), opinione che le recenti indagini di Kaarle Krohn hanno dimostrato infondata. Ma la sua fama si raccomanda specialmente alle ricerche, compiute durante e in seguito a numerosi viaggi per tutta la Finlandia, in Ingria, Estonia, Livonia, nella Russia orientale e in Siberia, sulle lingue e i popoli affini ai finni (mordvini, ceremissi, ostiacchi, voguli): Muistelmia matkoilta Venäjällä vuosina 1854-58 (Ricordi di viaggi in Russia negli anni 1854-58); e non meno ai fondamentali lavori sulla struttura della lingua finnica (Suomen kiele rakennus, 1a parte, 1877) e sulla fonetica finnica dal punto di vista linguistico (Suomalainen runous-oppi kielelliseltä kaunalta). Scrisse anche "Brevi cenni biografici su Elias Lönnrot", cui era successo nella cattedra di lingua finnica nella università di Helsinki (1863).
Con la raccolta delle sue poesie: Säkeitä (Scintille, 1860 e 1868), A. apre la lunga serie dei lirici moderni in lingua finnica: poesie pervase di ardente patriottismo, in tono virile e sostenuto, nobili anche di forma e divenute in parte canti nazionali, come il Savolaisen laulu (Canzone del Savolax); Nouse, riennä, Suomenkieli (Sorgi, vola, lingua di Finlandia), la Sotamarssi (Marcia guerresca), ecc., oltre a ballate, a ricordi di anni tristi, a pitture di bellezze naturali (Punkaharju). Pregevoli sono pure le sue traduzioni del dramma Kabale und Liebe e del Lied von der Glocke dello Schiller.