VILMAR, August Friedrich
Teologo protestante, nato il 21 novembre 1800 a Solz (Assia Elettorale), morto a Marburgo il 3 luglio 1868. S'iniziò agli studî sotto la guida di suo padre e li compì a Marburgo (1818-1820). Nel 1827 divenne professore nel ginnasio di Hersfeld e da questo momento s'inizia per lui una carriera di funzionario e consigliere dell'insegnamento superiore in Cassel, che lo porta fino alla designazione alla soprintendenza generale ecclesiastica in Cassel (che però non fu ratificata dall'Elettore di Cassel per influsso degli avversarî di V.), e alla cattedra di teologia in Marburgo (1855) che tenne fino alla morte.
Il V. è uno dei corifei del neo-luteranesimo, movimento che s'iniziò al principio del sec. XIX come ritorno alla "dottrina dei padri". Egli infatti; temperamento eminentemente combattivo, si batté per sostenere l'immutata e immutabile integrità dell'antîco simbolo di fede e difese la professione della Confessione Augustana invariata contro le correnti disgregatrici. Assai notevole fu anche l'influsso che esercitò sulla compagine ecclesiastica di Cassel, avendo egli - figlio di pastore e influenzato dal pietista Tholuck - un'assai viva interiore esperienza mistica e una intima ripugnanza per la mentalità razionalistica.
Ma lo sviluppo ulteriore della teologia protestante, seguendo piuttosto l'indirizzo liberale e unificatore dello Schleiermcher batté una via diversa da quella sostenuta con tanto zelo dal V.
Opere: Die Theologie der Tatsachen wider die Theologie der Rhetorik (1854); Geschichte des Konfessionstandes der evang. Kirche in Hessen (1860); Pastoral-theologische Blätter (1861-66); Lehre vom geistl. Amte (1870); Die augsburgische Konfession erklärt (1870). Compose anche canti ecclesiastici: Kleines evang. Gesangbuch (1838, anonimo) e una Geschichte der deutschen Nationalliteratur (1845) che ebbe grande diffusione.
Bibl.: W. Hopf, A. V., Marburgo 1912-13, voll. 2; E. R. Grebe, V. als Oberhirte der Diözese Kassel, ivi 1904; P. Dietz, V. als Hymonologe, ivi 1899. V. anche l'autobiografia di V., in Strieder, Grundlagen einer hessischen Gelehrtengeschichte, XX, p. 119 segg.