Scrittore e giornalista svedese (Stoccolma 1811 - ivi 1868). Autore di commedie umoristiche e popolareggianti: Ett resande teatersällskap ("Una compagnia di teatro ambulante", 1843), Magister Blächstadius, 1844; Rika morbror ("Lo zio ricco", 1845); Hittebarnet ("Il trovatello", 1847) nel gusto borghese dell'epoca liberale, fu degli ideali della libertà, anche italiani, banditore e strenuo difensore. Più validi sia del teatro sia dei romanzi a tesi alla Sue e alla Dumas, i suoi bozzetti e aneddoti dickensiani sulla Stoccolma del tempo: Bilder ur verkligheten ("Scene di vita", 1863-65).