BLANCHE, August Theodor
Commediografo svedese, nato a Stoccolma il 17 settembre 1811. Studiò legge e incominciò come giornalista, propugnatore delle idee liberali: particolarmente violenta fu una sua polemica con Almquist (v.). Più che nei romanzi, sensazionali alla maniera di Sue, mostrò arte di narratore nelle leggiere e gustose descrizioni di vita borghese: i volumi Bilder ur verkligheten (Immagini della realtà), En prestmans anteckningar (Schizzi e bozzetti di un parroco), En skådespelares äfventyr (Un'avventura di attore), Strödda Anteckningar (Pagine sparse) contengono suggestive e piacevoli visioni della vita di Stoccolma in quel tempo. Ma il suo nome è legato soprattutto alle sue commedie. Tolse spesso i motivi da commedie francesi, tedesche, danesi; ma li rielaborò in modo originale, con un dialogo nuovo e nuove invenzioni, rispecchiandovi felicemente la vita del suo popolo. Pur indulgendo alla forma della commedia d'intrigo e del vaudeville riuscì a creare figure caricaturali che furono a lungo popolari: alcune delle sue 40 composizioni come Ett resande teatersällskap (Una compagnia teatrale girovaga, 1843), Magister Bläckstadius (1844), Rika morbror (Lo zio ricco, 1845), ecc., sono ancora vive e da annoverarsi tra le produzioni migliori del teatro svedese. Negli ultimi anni, divenuto ricco, si occupò quasi esclusivanente di politica: deputato alla Seconda camera del Riksdag, sostenne una generosa lotta per la libertà del culto, per il diritto ereditario dei figli illegittimi, per il diritto della donna a disporre della propria dote, per l'abolizione della censura teatrale. Fu anche, in Svezia, uno dei più fervidi esaltatori del movimento italiano per l'indipendenza. Mori il 30 novembre 1868, fulminato da paralisi mentre pronunciava le ultime parole del discorso per l'inaugurazione del monumento a Carlo XII.
Bibl.: Oltre i Minnesbilder (Memorie), pubbl. da S. W. Hedin, Stoccolma 1872; v. N. Erdmann, A. Blanche, Stoccolma 1892; e per le fonti delle commedie, G. Nordensvan, in Nordisk Tidskrift, 1896.