GNEISENAU, August Wilhelm Neithardt von
Generale prussiano nato a Schildau, presso Torgau il 27 settembre 1760, morto il 24 agosto 1831 a Poznań (Posen). Era figlio di un luogotenente d'artiglieria dell'esercito di Federico II. Rimasto orfano della madre e passato il padre a seconde nozze, fu affidato ai nonni materni che lo fecero passare dal protestantesimo al cattolicesimo. Nel 1778 entrò come cadetto nell'esercito austriaco per passare poi al servizio del margravio di Ansbach. Con le truppe tedesche stipendiate dall'Inghilterra fece la campagna contro le colonie inglesi d'America insorte. Tornò in Europa nel 1783, e cominciò a farsi conoscere per le sue magnifiche doti di capo. Tali doti egli rivelò pienamente nel 1806, quando gli fu affidata la difesa di Colberg, che egli protrasse sino alla pace di Tilsit. Chiamato a far parte della commissione presieduta dal generale von Massenbach per la riorganizzazione dell'esercito prussiano, fu creato poi capo del corpo degli ingegneri e ispettore delle fortificazioni. Congedato nel 1809, per timore di Napoleone, viaggiò fino al 1811 l'Inghilterra, la Russia e l'Austria con la missione segreta di preparare "la guerra di liberazione". Capo di stato maggiore di Blücher nel 1813, ebbe gran parte nei successi che portarono a Lipsia e a Waterloo.
Creato nobile dopo Lipsia, e poi generale di fanteria e proposto al comando dell'armata del Reno, si ritirò nel 1816. Richiamato nel 1818 in servizio, fu governatore di Berlino. Maresciallo nel 1825, morì come comandante il corpo di osservazione inviato verso la Polonia insorta nel 1831. Dotato di alte doti politiche oltre che delle qualità di un buon generale, G. fu avverso al liberalismo ma incline verso forme dell'assolutismo che si accordassero con l'elevazione delle classi popolari.
Bibl.: Allg. Deutsche Biographie, IX, Lipsia 1879.