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Schlegel, August Wilhelm von

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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, dove sposò Caroline (v.) e dove nel 1798 fu nominato professore all'università. Collaborò alle Horen e al Musenalmanach di Schiller, tradusse Dante, Cervantes, Calderón e soprattutto Shakespeare. Insieme al fratello Friedrich pubblicò (1798-1800) la rivista Athenaeum, organo del primo romanticismo. Tenne a Berlino (1801) le Vorlesungen über schöne Literatur und Kunst, che furono di grande importanza sia per l'estetica sia per la critica romantica. Prendendo una posizione vicina a quella di Schelling e non risparmiando le critiche all'estetica kantiana, accusata di aver irrigidito le distinzioni dell'intelletto, sì da intendere come separato quello che è invece unità originaria, S. sostenne una concezione organicistica della bellezza come espressione simbolica dell'infinito tanto nella natura quanto nell'arte. In tal modo S. unì all'interesse per la poesia, intesa herderianamente come manifestazione dell'intero carattere e dell'intera storia di un popolo, la rivendicazione, tipica del romanticismo, dell'importanza, anzi della necessità del mito e del simbolo. Nella sua attività di critico S. prestò molta attenzione al problema dei "generi letterarî" e alla loro storia, considerando la loro distinzione come tipica dell'arte classica, mentre ritenne che l'arte romantica, proprio per la sua tendenza a esprimere l'infinito non solo nelle sue singole opere, ma nel suo intero cammino storico, implicasse un'incessante mescolanza di tutti i "generi". Sempre a proposito della distinzione tra poesia classica e poesia romantica, S. attribuì alla prima un carattere plastico e architettonico, e alla seconda un carattere pittorico, considerando l'una più simile alle parti ritmiche, l'altra a quelle armoniche della musica. Dopo il 1804 si trattenne presso M.me de Staël, a Coppet sul Lago di Ginevra, come precettore dei suoi figli, e la seguì nei suoi viaggi attraverso l'Europa e le fu largo di suggerimenti per il suo libro sulla Germania. Nel 1808 tenne a Vienna le Vorlesungen über dramatische Kunst und Literatur, dove, riprendendo e sviluppando la distinzione tra poesia classica e romantica delle Vorlesungen del 1801, divise la letteratura drammatica in due grandi gruppi: classico (Greci, Romani, Francesi, Italiani) e romantico (Spagnoli, soprattutto con Lope de Vega, Inglesi, soprattutto con Shakespeare). Prof. (1818) nell'univ. di Bonn, si occupò di studî indiani, insegnando per primo in Europa il sanscrito e pubblicando la Bhagavadgītā (1823) e parte del Rāmāyana (1829-46). Povero di ispirazione nelle sue liriche e nel suo dramma Jon (1803), fu eccellente traduttore (17 drammi di Shakespeare; Spanisches Theater, 1803-09; Blumensträusse italienischer, spanischer und portugiesischer Poesie, 1803). Interessanti i suoi epistolarî col fratello, con Goethe, con Schiller, ecc.

Vedi anche
Friedrich von Schlegel Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla poesia. Trasferitosi a Dresda (1794), qui compose i suoi primi scritti. Passò quindi a Jena (1796) ... Johann Christoph Friedrich Schiller Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, entrò nell'accademia militare di Solitüd, trasferita poi a Stoccarda, dove studiò legge e più ... Johann Wolfgang von Goethe Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la consapevolezza d'una acquisita libertà di sentimenti e di espressione; gli fu quindi spontaneo rendersene ... Romanticismo Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo. Letteratura Definizione Il termine romantic, derivato da romance, appare dapprima in Inghilterra alla metà del 17° sec. con ...
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Altri risultati per Schlegel, August Wilhelm von
  • Schlegel, August Wilhelm von
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Valerio Verra Filosofo, critico e letterato (Hannover 1767 - Bonn 1845), promotore ed esponente del Romanticismo tedesco, contribuì in modo decisivo a una nuova lettura e conoscenza di D. in Germania. Tradusse e commentò ampiamente larghe parti della Commedia (specie nelle " Horen " di Schiller; v. ...
  • SCHLEGEL, August Wilhelm von
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Giovanni Vittorio Amoretti Scrittore e critico tedesco, nato il 5 settembre 1767 a Hannover, figlio di Johann Adolf Sch. (v.), morto a Bonn il 12 maggio 1845. Studiò prima teologia poi filologia a Gottinga, dove conobbe G. A. Bürger. Fu precettore in Amsterdam e di qui passò a Jena, dove fu nominato ...
Vocabolario
von
von ‹fòn› prep. ted. – Preposizione corrispondente all’ital. «di». In Germania e in Austria è frequente in nomi di antiche famiglie nobili indicate per mezzo del loro feudo, e anche come predicato nobiliare (premesso a cognomi di qualunque...
augustare
augustare v. tr. [dal lat. tardo augustare], letter. raro. – Rendere augusto, nobilitare; come intr. pron., augustarsi, divenire augusto o più augusto, crescere in maestà e solennità: in nome della Patria, la quale vie più cresce e s’augusta...
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