Vedi AUGUSTA RAURICA dell'anno: 1958 - 1973
AUGUSTA RAURICA
Colonia romana fondata da Lucio Munazio Planco, in Helvetia, come si ricava da una notizia della stele tombale di questo generale di Cesare, presso Gaeta. La data storica della fondazione della colonia è il 44-43, ma il materiale di scavo scoperto fino ad ora, non ci permette di risalire oltre il 15 a. C. Plinio (Nat. hist., iv, 106) la chiama Rauricum oppidum e Colonia Raurica, Tolomeo (ii, 9,9) Αὐγούστα ῾Ραυρικῶν, l'Itinerario Anton., (353) Augusta Rauracum. Corrisponde all'odierna Augst.
Il luogo dove sorge la città è il punto d'incrocio di due strade europee: una, da S a N, che attraversa le Alpi occidentali (Gran S. Bernardo) e finisce sul Reno, l'altra, da O ad E, che dalla Gallia si dirige al Danubio. La città fu fondata con la nuova colonia romana. La sua spina dorsale è una croce regolare formata dal cardo maximus e dal decumanus maximus, ai quali è connessa una rete di strade incrociantisi ad angolo retto. I monumenti principali della città sono la curia ed il Foro, che sono al centro, il teatro, i templi e le terme.
La piazza rettangolare del Foro era divisa in due parti dalla strada principale in modo che lo spiazzo con la basilica e la curia rimaneva sul lato orientale della strada, ed un tempio sull'occidentale.
La basilica consisteva in una lunga aula divisa in tre navate da due file di colonne con due absidi all'estremità; l'interno doveva essere piuttosto sontuoso, a giudicare dalla decorazione e dai capitelli rimasti. La curia, a E della basilica, era alzata allo stesso livello di quella da un terrapieno. Era una piccola costruzione rotonda della quale sono tornate alla luce le basi di otto pilastri radiali. Queste costruzioni possono essere datate al II sec. d. C. o agli inizî del III; grande è la somiglianza della basilica con la basilica di Leptis Magna, anch'essa con due absidi.
Del tempio sul lato occidentale è conservato solo il podio, sul quale dovevano essere le colonne (6 sul lato minore, 8 sul maggiore) e la cella, cui si accedeva attraverso una gradinata di 10, 12 scalini, ricavati dal basamento: davanti alla gradinata è un altare, decorato sulla faccia orientale da una figura di aquila entro una corona di alloro di stile traianeo. Il tempio è datato al II sec. d. C.
Negli scavi del teatro di A. si sono trovati resti di tre costruzioni sovrapposte appartenenti, rispettivamente, ad un teatro, ad un anfiteatro e ad un secondo teatro. Del primo teatro, di reminiscenza greca, si notano l'orchestra e qualche gradino della grande cavea semicircolare; l'anfiteatro, costruito sopra il teatro, era una vera e propria arena ovale lunga m 48,8. Le rovine che oggi si vedono appartengono al terzo edificio. La datazione di questi tre edifici è incerta: il primo si fa risalire al tempo di Augusto e di Munazio Planco, il secondo al 73-74 ed il terzo al periodo 120-150. Un altro tempio di cui oggi resta solo il podio è stato scoperto in località Schönbuhl; a S del teatro sono i resti di un altro Foro.
Altro edificio molto importante sono le terme femminili, molto sviluppate, con tre grandi stanze nella zona centrale, rispettivamente calidarium, tepidarium e frigidarium. Più piccole e più modeste sono le terme centrali. In tutta la città sono stati trovati ruderi di abitazioni e molte iscrizioni, varie statue, fra cui una di Ercole, una statuetta bronzea di Mercurio, una testa di Bacco in bronzo.
Nelle vicinanze della città era un santuario di Cibele del II sec. d. C., da cui proviene una testa scolpita della dea. Il villaggio di Kaiseraugst è costruito sulle fondamenta del Castrum Rauracense tardo-romano, del quale abbiamo notizia nella Notitia Galliarum del 400, e che dovette essere costruito verso il 300, sotto Diocleziano.
Bibl.: R. Laur-Belart, Führer durch Augusta Raurica, Basilea 1948.