VACQUERIE, Auguste
Scrittore, nato a Villequier nel 1819, morto a Parigi nel 1895. Ammiratore di V. Hugo (del quale suo fratello Charles V. sposò la figlia Léopoldine), cercò di attuare i principî esposti da Hugo nella Préface de "Cromwell" ed esordì con una raccolta di poesie: L'enfer de l'esprit (1840). Seguì un periodo di attività drammatica: Falstaff (1842, dramma, con Th. Gautier e P. Meurice); traduzione in versi dell'Antigone di Sofocle (1844, col Meurice); Le Capitaine Parole (1844, da Shakespeare, col Meurice). Dopo una parentesi di ritorno alla lirica (Les demiteintes, 1845, poesie "fantaisistes"), fece rappresentare nel 1848 al teatro della Porte-Saint-Martin un dramma buffonesco in 5 atti in versi, Tragaldabas, che fu un clamoroso insuccesso.
Nonostante i molti momenti felici e le sue elevate esigenze artistiche, il V. rimane nel movimento romantico una figura di secondo pimo. Collaborò all'Événement e scrisse numerose altre opere, tra cui si ricordano: Les drames de la grève (1855, in versi); Profils et grimaces (1856, articoli); Souvent homme varie (1859, commedia in versi); Chateaubriand, sa vie publique et intime, ses œuvres (1860, in collaborazione col Clergeau); Les funérailles de l'honneur (1861, gran dramma romantico); Jean Baudry (1866, commedia); Mes premières années de Paris (1872, in versi); Aujourd'hui et demain (1875, articoli); Futura (1890, poema umanitario), ecc.
Bibl.: A. France, La vie littéraire, III, Parigi 1892.