AGABITI, Augusto
Nato a Pesaro, da Francesco, il 7 genn. 1879, visse a Roma, ove nei primi anni del '900 fu a capo del più cospicuo gruppo di teosofi italiani, insieme con Decio e Olga Calvari.
Nel 1910 l'A. e gli altri teosofi romani si distaccarono dalla Società Teosofica di Annie Besant, aderendo dapprima alla Lega Teosofica Indipendente, fondata a Benares nel 1909, e costituendo poi gruppo a sé con spiccate tendenze per la ricerca mistica. L'A. collaborò attivamente alla rivista teosofica dissidente Ultra fondata nel 1907, e ne fu direttore dal gennaio 1914 fino alla morte. Fu in stretta relazione di amicizia con il ministro L. Luzzatti, del quale appoggiò la legislazione etico-sociale. Avvocato, ebbe l'incarico di vicebibliotecario alla Camera dei deputati.
Allo scoppio della prima guerra mondiale prese posizione a favore dell'intervento italiano, e a tale scopo pubblicò nei primi mesi del 1915 il libro intitolato La salvezza d'Europa e l'intervento italiano.
Partecipò quindi alla guerra col grado di tenente del Genio dal 1915 al 1917: tornato a Roma per una breve licenza, morì di malattia il 5 ott. 1918.
In numerosi saggi, conferenze, articoli si era adoperato per la diffusione delle teorie teosofiche di E. Petrovna Blavatskij, affermando che tutte le religioni avevano un comune fondamento scientifico, la gnosi, e che perciò vano sarebbe il materialismo e unica realtà immanente lo spirito; credette nella metempsicosi, e sostenne l'applicabilità della teosofia anche in campo sociale e politico.
Oltre ai numerosi articoli pubblicati sulla rivista Ultra, moltissimi sono i suoi scritti di teosofia, di scienze occulte, di diritto, di medicina legale, di politica e di letteratura. Tra i principali: La raccolta del cardinale Fulvio Astalli delle Costituzioni del ducato di Urbino (1696): notizia storico-giuridica, Roma 1903; La Sovranità della Società, Roma 1904; Efficacia del giudicato nelle questioni di Stato, Frascati 1904; Libri politici recenti: appunti critici, Frascati 1904; Libero esame e settarismo nella società teosofica, Milano 1910; Ipazia, la Filosofa (370-415 d.C.): notizia storico-bibliografica, Milano 1910; La vivisezione animale ed umana (pref. di Romolo Murri), Roma 1911, 2 ediz., ibid. 1913; Per la Tripolitania: La religione e la teosofia degli Arabi, Roma 1912; La tortura sepolcrale, il nostro pericolo più spaventoso, Roma 1913; Ipazia, la prima martire della libertà di pensiero, Roma 1914; L'Umanità in solitudine (pref. di L. Luzzatti), Roma 1914; La salvezza d'Europa e l'intervento italiano, Napoli 1915; Sulla fronte giulia: note di taccuino 1915-1917, Napoli 1919.
Bibl.: Per le necrologie, oltre Il Messaggero, Roma, 8 ott. 1918, si veda V. Raschi, in Ultra, rivista teosofica di Roma, XII (1918), n. 5, pp. 1-7, poi ristampato in opuscolo a Vicenza nel 1927; v. anche Encicl. Ital., XXXIII, p. 536 (sub voce: Teosofia).