BEGUINOT, Augusto
Nacque a Paliano (Frosinone) il 17 ott. 1875, dal medico chirurgo Pompeo, discendente da un ufficiale napoleonico originario della Borgogna che, dopo la caduta di Napoleone, era restato nel Regno delle Due Sicilie, e da Giulia Schifalacqua.
Il B. studiò all'università di Roma, dove ebbe come maestro P. Pirotta; nel 1898 si laureò in scienze naturali, con una tesi sulla sistematica e l'anatomia dei genere Romulea.In questo periodo, compiva vaste esplorazioni botaniche nel Lazio e in diverse isole del Tirreno, con il marchese G. Doria, allora presidente della Società geografica italiana e metenate di naturalisti e geografi. Queste ricerche e quelle degli anni che seguirono (1900, 1901, 1904) gli permisero di apportare contributi di grande rilievo alla conoscenza della vegetazione del Lazio, delle isole del Tirreno, dei colli Euganei, del litorale veneto, di alcune isole adriatiche, della Sardegna.
Nel 1900 il B. fu nominato assistente all'Istituto botanico di Padova; ivi conseguì (1903) la libera docenza in fitogeografia ed ecologia vegetale, e di queste materie tenne, per diversi anni, corsi liberi. Dopo essere stato per qualche anno insegnante incaricato a Padova e a Ferrara, divenne (1921) titolare della cattedra di botanica all'università di Sassari, donde passò a Messina, a Modena e infine a Genova (1929).
Il B. divenne membro della Società geografica italiana, delle Accademie di scienze, lettere ed arti di Padova e di Modena, dell'Accademia di agricoltura, scienze e lettere. di Verona, dell'Accademia Peloritana di, Messina e di numerose altre istituzioni scientifiche e culturali; fu presidente della sezione botanica della Società italiana per il progres so delle scienze. L'istituto veneto di scienze, lettere e arti gli conferi due volte (1911, 1917) il premio A. Forti e l'Académie internationale de géographie botanique la medaglia scientifica internazionale. Per la monografia. sulla vegetazione dei laghi di Mantova fu premiato, con medaglia d'argento al IV congresso internazionale di limnologia (Roma 1927). Nel 1925. fondò l'Archivio botanico, di cui fu editore sino alla morte, sopravvenuta quando del periodico erano apparsi quindici volumi.
Il B. morì a Genova il 3 genn. 1940, lasciando una biblioteca e un erbario, contenente una ricca rappresentanza della fiora italiana.
L'opera scientifica di questo botanico fu essenzialmente volta alla fioristica, alla biologia e alla sistematica, ma si estese anche ad altri settori quali la fitogeografia, l'ecologia, la genetica. La sua produzione scientifica è molto vasta e raggiunge i 296 titoli.
Per quanto riguarda le indagini biologiche e genetiche, si devono ricordare quelle sui generi Romulea, Plantago e Stellaria; ricerche più ampie ed esaurienti sono quelle sul polimorfismo della Stellaria media (1907-1921), in cui il B., riferendo i comportamenti biologici delle piante trattate in cultura con tecniche particolari, e di quelle cresciute nell'ambiente naturale, espone alcune considerazioni di carattere genetico.
Il B. trattò inoltre della persistenza e caduta delle foglie, della impollinazione e della disseminazione; interessatosi largamente alla vita vegetale della laguna veneta, pubblicò (1913) su questo oggetto un importante lavoro (La vita e le piante superiori nella laguna di Venezia...).
Per quanto riguarda monografie sistematiche e memorie relative a generi o specie singole, si deve anzitutto ricordare la collaborazione del B. alla Flora analitica d'Italia, contrattazione dì numerose famiglie di Dìalipetale (II, Padova 1900-02, pp. 405-487; III, ibid. 1903-04, pp. 1-193), e il suo lavoro in collaborazione con A. Fiori e R. Pampanini sulla Flora Italica Exsiccata (Schedae ad Floram Italicam exsiccatam, pubbl. nel Nuovo giorn. botan. ital. dal 1909 [v. XVI] al 1914 [v. XXI] e in volumi separati negli anni seguenti: Padova 1915 e 1917, Rocca S. Casciano 1921, Messina 1923, Forlì 1927). Di notevole interesse sono la monografia del genere Apocynum: e gli studi sulla distribuzione geografica e il polimorfismo di Chamaerops humilis.
Il B. svolse per alcuni anni dopo il 1920 indagini intorno alla penetrazione e insediamento di specie termofile e steppiche intorno al lago di Garda e nelle valli del Trentino. Non mancò inoltre di interessarsi alla flora d'oltre confine: rivolse anzitutto la sua attenzione a quella della Libia e delle isole Egee, ma lasciò pubblicazioni anche sulle piante della Somalia, della Penisola balcanica, dell'Albania, ecc.
Pur essendo nel complesso di minore rilievo, le opere di anatomia, teratologia, morfologia, crittogamologia e paleobotanica attestano la versatilità del B., che ebbe sempre un vivo interesse per i più svariati settori della scienza da lui coltivata. Dette anche un efficace contributo allo studio della storia della botanica col vol. Botanica (in Encicl. scientifica monografica ital. del XX secolo, Milano 1938), opera nuova per la tradizione scientifica italiana e ricca di fonti bibliografiche.
Opere: Osservazioni intorno alla biologia della germinazione e dello sviluppo del genere Plantago L., in Atti d. Accad. di Scienze Ven. Trent.-Istr., cl. 1ª IV (1907), pp. 21-31. In collab. con R. Cobau, Primi risultati di una cultura di una forma singolare di Stellaria media L. Cyr. Osservazioni biologiche, ibid., pp. 176-187; Revisione monografica del genere Romulea Maratti. Studio biologico, in Malpighia, XXI(1907), pp. 49-122 e 364-478; XXII (1908), pp. 377-480; XXIII (1909), pp. 55-117, 185-239 e 257-296; Sulla persistenza e caduta delle foglie e sulla relativa bibliografia, in Atti del R. Ist. Ven. di Sc. Lett. ed Arti, s., 8, LXVII, 2 (1907-08), pp. 759-786; Il nanismo del genere Plantago e le sue cause. Osservazioni e ricerche sperimentali, in Nuovo giorn. botan. ital., n. s., XV (1908), pp. 205-306; Ricerche intorno al polimorfismo della Stellaria media (L.) Cyr. in rapporto alle sue condizioni di esistenza. Studio monografico, I-II, ibid., n.s., XVII (1910), pp. 297-326 e 348-390 e, separatamente, III, parte a, Padova 1920; parte 2ª, Ferrara 1921; Revisione monografica delle specie del genere Plantago dei distretti littoranei dalle foci dell'Isonzo a quelle del Po, in Nuovo giorn. bot. ital., n. s., XVIII (1911), pp. 320-353; La vita delle piante superiori nella laguna di Venezia e nei territori ad essa circostanti. Studio biologico e fitogeografico, pubblicazione n. 54 dell'Ufficio idrografico del R. Magistrato alle Acque, Venezia 1913; Revisione monografica del genere Apocynum L. Studio biologico e sistematico, in Mem. d. R. Acc. dei Lincei, classe di. scienze fisiche, matem. e natur., s. 5, IX (1913), pp. 595-734.
Bibl.: A. Fiori-E. Vaccari, Biografia e pubblicazione del prof. A. Beguinot, in Archivio botanico, n. s., XVI, 1 (1940), pp. III-XXVII.