LIMA, Augusto de
Poeta brasiliano, nato a Sabará (Stato di Minas) nel 1858. Di ispirazione parnassiana, la sua caratteristica consiste nel trattare temi filosofici e sociali, e soprattutto nel trasformare in poesia quelle realtà della scienza che colpiscono la sua immaginazione.
Formato alla scuola del Comte, dello Spencer, del Taine e del Renan, il L. subì lo stesso dramma morale che soffrirono molti poeti della seconda metà del sec. XIX, specie il Sully-Prudhomme e Anthero de Quental, entrambi da lui ammirati: il conflitto, cioè, tra la ragione freddamente illuminata dalle dottrine deterministiche, e il cuore traboccante di dolorosa nostalgia per la fede perduta. Questa è forse la nota dominante dei due libri Contemporanea e Symbolos, che gli hanno conferito meritata fama. Recentemente è ritornato alle antiche credenze, dichiarandosi, in varie occasioni, fervente cattolico. Il L. è stato anche magistrato, deputato e governatore del suo stato nativo.
Opere: Poesias (Contemporanea, Symbolos, Laudas ined.), Parigi 1909.