Del Noce, Augusto
Filosofo italiano (Pistoia 1910- Roma 1989). Prof. di storia della filosofia moderna e contemporanea nell’univ. di Trieste (1965-70), insegnò poi filosofia della politica nell’univ. di Roma La Sapienza. Partito da studi sui rapporti tra ragione, fede e conoscenza in Malebranche e Cartesio, autori ai quali dedicò numerosi lavori, D. N. si volse poi a ricerche di filosofia tardo-ottocentesca e contemporanea: curatore dell’ed. italiana delle opere di Lequier, si occupò anche di G. Noventa e Gentile. Subì l’influenza del pensiero di Maritain e nel decennio 1935-45 visse l’esperienza della ‘sinistra cristiana’, dei cui presupposti filosofici fece poi (1945-48) una critica. Diede un’interpretazione della crisi della civiltà contemporanea come frutto del razionalismo moderno, il cui esito necessario è l’ateismo (Il problema dell’ateismo, 1964), che si realizza prima nel marxismo e infine nella società opulenta. A tale processo egli oppose i valori della tradizione cristiana (L’epoca della secolarizzazione, 1970) e una linea filosofica alternativa che, attraverso Pascal e Vico, giunge sino a Rosmini. Senatore (1984) nelle liste della Democrazia Cristiana, accentuò negli anni l’interesse per le questioni più direttamente legate all’intervento politico e all’attualità italiana. Tra gli altri scritti: Riforma cattolica e filosofia moderna (1965); Tramonto o eclissi dei valori tradizionali (in collab. con U. Spirito, 1971); L’eurocomunismo e l’Italia (1976); Il suicidio della rivoluzione (1978); Giovanni Gentile (post., 1990).