Guerra, Augusto
Filosofo e storico italiano della morale (Napoli 1924 - Roma 1980). Dopo aver esercitato la professione medica per alcuni anni, insegnò filosofia morale nell’univ. di Roma dal 1966 come professore incaricato, dal 1979 come ordinario. Allievo di Antoni, assunse inizialmente come oggetto delle sue ricerche il pensiero filosofico italiano tra Ottocento e Novecento: pubblicò il volume Il mondo della sicurezza. Ardigò, Labriola, Croce (1963) e vari saggi dedicati a Labriola, Salvemini, Croce, Gramsci, tra cui Storicismo ed etica libertaria nel giovane Gramsci (in De homine, 1968, 26) e Gaetano Salvemini e la politica della sincerità (in Trimestre, 1971, 5). Dagli anni Settanta rivolse il suo insegnamento e la sua attività scientifica principalmente ai moralisti del 18° sec., in partic. al pensiero morale kantiano: di qui gli scritti Metafisica e vita morale nel primo scritto kantiano (in De homine, 1969, 31-32); Cosmogonia kantiana ed «etica dell’anello intermedio» (in De homine, 1972, 44); Scienza e vita morale negli scritti kantiani del 1754 (in Giornale critico della filosofia italiana, 1973, 52); Introduzione a Kant (1980). Di Kant curò anche le edizioni italiane dell’Anthropologie in pragmatischer Hinsicht (1969; trad. it. Antropologia pragmatica) e della Vorlesung über Ethik, a cura di P. Menzer, pubblicata nel 1924 (Lezioni di etica).