MURRI, Augusto
Clinico medico, nato a Fermo l'8 settembre 1841, morto a Bologna l'11 novembre 1932. Dopo la laurea in medicina (1864) si recò a Parigi e poi a Berlino dove si orientò verso l'indirizzo fisiopatologico di L. Traube, che mantenne di poi sulla cattedra dopo essere stato per alcuni anni aiuto presso G. Baccelli. Nel 1877 salì alla cattedra di clinica medica di Bologna, succedendo a L. Concato, e tenne questa cattedra fino al 1916 conquistandosi grande rinomanza per la vasta cultura, per il metodo didattico rigorosissimo, che rialzò il prestigio della clinica medica come scienza, e per le sapienti applicazioni all'interpretazione degli ammalati delle nozioni della fisiopatologia sperimentale e di ogni altra branca scientifica della medicina.
Tra i suoi scritti ricorderemo quelli sulla Teoria della febbre, sul Potere regolatore della temperatura animale, sul Bigeminismo del cuore, sul Meccanismo di compenso fisiopatologico del cuore, sul Morbo di Addison, sulla Malattia di Erb, e i suoi studî sulle malattie cerebrali e in particolare sui Tumori intracranici, sulle Affezioni sifilitiche del cervello, sull'Ascesso cerebrale cronico, sull'Idrocefalo cronico primitivo, sui Tumori del cervelletto, sulla Deviazione oculocefalica, ecc. Speciale menzione merita il suo studio sulla Emoglobinuria parossistica da freddo, della quale seppe scoprire le relazioni con la sifilide. Le sue Lezioni di clinica medica, per profondità di pensiero e di cultura e per limpidezza di esposizione, sono tra le più belle pagine della letteratura medica contemporanea. Le opere del M. anteriori al 1902 sono completamente raccolte in tre volumi degli Scritti medici di A. M. (Bologna 1902). Fra quelle pubblicate poi, ricorderemo: Sulla organoterapia (Bologna 1911); Saggio di perizie medico-legali (Bologna 1918); Lezioni di clinica medica (Milano 1908); Nosologia e psicologia (Bologna 1923), ecc.
Bibl.: A. Gnudi e A. Vedrani, Pensieri e precetti di A. M., Bologna 1919; G. Viola, A. M., Bologna 1933.