BERLESE, Augusto Napoleone
Nacque a Padova il 21 ott. 1864, da famiglia trevigiana, fratello di Antonio. A Padova si laureò nel 1885 in scienze naturali. Nominato assistente nell'Istituto botanico nello stesso anno, divenne allievo di P. A. Saccardo e poté così potenziare la sua preparazione micologica. Pubblicò nel 1888, dopo varie ricerche minori, una vasta monografia dei generi Pleospora, Clathrospora e Pyrenophora (in Nuovo giorn. bot. ital., XX [1888], pp. 5-193); si era peraltro già specializzato in particolar modo sulle malattie del gelso (Fungi moricolae,Patavii 1885-89, vol. unico, e i minori: le Malattie del gelso,Padova 1885,e Alcune idee sulla flora micologica del gelso, ibid. 1886). Collaborò strettamente con P. A. Saccardo alla monumentale Sylloge Fungorum,elaborando i Mixomiceti (ibid. 1889)e, in collab. con G. B. De Toni, i Ficomiceti (ibid. 1888). Nel 189ointraprendeva un'opera grandiosa: le Icones fungorum ad usum Sylloges Saccardianae accomodatae (I, Avellino 1894, 184 tavv.; II, Padova 1900, 178 tavv.; III, ibid. s. d., 162 tavv.), dedicando i primi due volumi ai Ficomiceti e il terzo alle Sferiacee e ai Ficonuceti. La grande impresa restò incompiuta, essendo morto troppo prematuramente l'autore, ma ebbe grande risonanza, e l'opera fu tanto ricercata che pochi anni dopo era introvabile.
Nel 1889 il B., che aveva ottenuto la docenza in micologia e patologia vegetale, accettava una cattedra di scienze naturali al liceo di Ascoli Piceno. Nel 1892 era nominato professore di patologia vegetale e storia naturale nella scuola di viticoltura ed enologia di Avellino, nel 1895 professore di botanica e zoologia nell'università libera di Camerino. Ad Avellino condusse a termine un trattato di patologia vegetale, uno dei primi in Italia (I parassiti delle piante coltivate o utili; Milano 1894). A Camerino continuò ricerche sui Saccaromiceti, sulla Peronospora (Saggiod i una monografia delle Peronosporaceae, in Riv. di patol. veget.,VI [1898], pp. 78-101, 237-268; VII [1899], pp. 19-37; IX [1901], pp. 1-126; X [1902], pp. 185-298); sulle malattie del gelso, Le malattie del gelso, ibid.,V[1896-97], pp. 98-196). Nel 1899 passò all'università di Sassari, nel 1901 allà scuola superiore d'agricoltura di Milano, madre dell'attuale facoltà milanese di agraria. Proprio mentre curava un modernissimo laboratorio per future più importanti ricerche, un morbo lo stroncava, a soli 38 anni, a Milano il 26 genn. 1903.
Gli oltre cento lavori che il B. ha lasciato testimoniano una eccezionale capacità di lavoro scientifico non solo nei campi della micologia e della patologia vegetale, ma anche nell'anatomia delle fanerogame, nella citologia dei Funghi, nella cecidologia, nella biobibliografia. Nel 1892 aveva fondato, insieme al fratello, la Rivista di patologia vegetale, il primo periodico italiano per queste materie, di cui pubblicò dieci volumi. I suoi contributi micologici hanno permesso notevoli progressi delle stesse conoscenze sui funghi italiani: in particolar modo del Veneto (Fungi veneti novi vel critici, Messanae 1887-88), della Toscana (Micromiceti toscani,Firenze 1892), del Trentino (Micromicetes tridentini, Rovereto 1889); si occupò anche di funghi esotici, del nord Africa, della Guinea, del Brasile, dell'Australia. Aperto alla collaborazione, lavorò accanto al Bresadola, al Saccardo, al De Toni, e con molti altri. Il Saccardo gli dedicò il genere Berlesiella.
Fonti e Bibl.: P. A. Saccardo, A. N. B.,in Malpighia, XVII(1903), pp. 1-10 dell'estr., con ritratto; G. B. Traverso, In ricordo del prof. A. N. B.,in Le Stazioni sperim. agr. ital., XXXVI,1 (1903), pp. 33-46; F. Cavara, A. N. B. Nécrologe, in Annales mycologici, I, 2 (1903), p. 2 dell'estr.; V. Mancini, Prof. A. N. B.,in Giorn. di viticoltura ed enologia di Avellino, 15 febbr. e 1° marzo 1903; T. Ferraris. Necrologio, in Antol. agraria,Alba, 1° genn. 1903; F. Cavara, in Giorn. di agricoltura della Domenica, Piacenza, 22 febbr. 1903; A. Berlese-G. Körner-F. Ardissone-C. Turchetti, Nell'anniv. della morte di A. N. B., Portici 1904.