AULERCI (Aulerci o Aulirci; in greco Αὐλίρχοι)
Popolazione della Gallia che Cesare indica come divisa in tre rami: gli Eburovici (Eburovīces), i Cenomani (Cenomăni) e i Brannovici (Brannovīces, o Blannovīces). Accennando agli Aulerci, in generale, Cesare li enumera tra i popoli che abitavano nella parte più settentrionale della Gallia, lungo la costa (maritimae civitates). Ma in questo caso egli vuol parlare soltanto degli Eburovici e dei Cenomani; poiché dei Brannovici egli fa sapere altrove ch'erano clienti degli Edui: perciò dovevano abitare più a mezzogiorno, nell'interno del paese, accanto a questi ultimi e più o meno lontani dagli altri Aulerci. A settentrione gli Eburovici sono nominati insieme coi Lessovî (Lexovii), ai quali si mostrano uniti in una stessa condotta politica; ma non ci è detto che anche questi fossero della medesima stirpe: è solo da supporre che fossero confinanti. Una maggiore determinazione dei territorî abitati dagli Aulerci non è possibile, senza ricorrere ai dati di scrittori posteriori a Cesare, specialmente a Tolomeo, e a documenti ancora più tardi, come gl'itinerarî, la Tabula Peutingeriana, la Notitia Galliarum. Le indicazioni che se ne possono trarre non sono né copiose né sicure: si hanno tuttavia elementi bastevoli a stabilire che gli Eburovici avevano il loro centro nella vallata dell'Eure, ove Evreux ricorda ancora il loro nome (dalla forma Ebroici). Presso a loro abitavano i Cenomani, il ramo più importante, domiciliato nell'antico Maine, cioè nell'alto e medio bacino del fiume di questo nome. Del tutto incerto è invece il sito dei Brannovici, che alcuni vogliono collocare a ponente degli Edui, nell'alta valle del Liger (Loire), nell'odierno Brionnais: altri a mezzogiorno, ov'è oggi Blannat, nel circondario di Macon, nell'alta valle dell'Arar (Saône). Cesare conosce ancora una popolazione gallica chiamata Diablinti (Diablinti, Diablintes, Diablintres nei manoscritti), ma non dice che appartenesse agli Aulerci. Lo afferma invece Tolomeo, ed è possibile che questa determinazione sia erronea. Comunque, da Cesare stesso risulta che i Diablinti dovevano trovarsi non lontani dai Veneti, e Tolomeo li pone più a levante di essi. È verosimile perciò che confinassero con gli Aulerci. La capitale dei Diablinti, secondo Tolomeo, era Noviodunon. Questa città sembra corrispondere al Nu-Dionnum della Tabula Peutingeriana, situato sulla via da Le Mans a Bayeux. I Diablinti sono quindi generalmente posti nell'odierno dipartimento della Mayenne.
Bibl.: T. Rice Holmes, Caesars conquest of Gaul, 2ª ed., Oxford 1911, p. 39 segg., in cui si trovano citate le fonti e accennate le varie opinioni; Mathière, La civitas des Aulerci Eburovices à l'époque Gallo-romaine, Evreux 1924.