ARCHIA ('Αρχίας, Archias), Aulo Licinio
Poeta greco, dalla natia Antiochia di Siria, dopo un viaggio in Asia, in Grecia e nell'Italia meridionale, passò nel 102 a. C. a Roma ormai conquistata dall'ellenismo e quivi fu in relazione specialmente coi Luculli e col loro circolo. Compose un poema sulla guerra cimbrica in onore di Mario, un altro sulla guerra mitridatica e sulle vittorie di Lucullo; si ritengono come suoi alcuni epigrammi dedicatorî e sepolcrali dell'Antologia, e pare fosse anche un felice improvvisatore di versi. È noto a noi specialmente per l'orazione di Cicerone a sostegno della sua cittadinanza romana, impugnata nel 62 a. C. da un tal Grazio e vittoriosamente rivendicatagli dal sommo oratore, suo amico, sul consolato del quale aveva preso a comporre un poema.
Bibl.: Th. Reinach, De Archia poeta, Parigi 1890; A. Hillscher, in Fleckeisens Jahrb., Suppl., XVIII (1892), p. 402; R. Reitzenstein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., II, col. 463; le prefazioni alle edizioni dell'orazione Pro Archia di E. Stampini, R. Cornali, G. Senigaglia, F. Ramorino, F. Cantarella e altri.