aura
Segno premonitore di crisi epilettica o emicranica. L’a. epilettica costituisce la fase iniziale della crisi, convulsiva o no; nei casi di crisi parziale può rappresentare l’intera manifestazione epilettica. L’a. che precede le crisi con perdita di coscienza è importante come sintomo di allarme per prevenire eventuali cadute o altre conseguenze pericolose. A seconda del distretto cerebrale impegnato, consiste in spasmi, mioclonie o movimenti automatici (a. motoria), in parestesie (a. sensitiva), in sensazioni visive, olfattive, uditive, visioni figurate semplici o complesse (a. sensoriale), in fenomeni psichici come il déjà-vu (a. psichica). Alcune forme di epilessia sono precedute da un’a. viscerale, consistente in epigastralgie e crampi addominali. Una particolare forma di epilessia temporale (quella autosomico-dominante familiare) ha in modo singolare la coesistenza di a. motorie, uditive, visive, psichiche. L’a. emicranica è diversa dall’a. epilettica, perchè l’insorgenza dei sintomi è lenta e graduale, non vi è perdita di coscienza e non ci sono segnali contemporanei o successivi di convulsioni. L’a. nell’emicranico classico si presenta soprattutto come alterazione della vista: lampi, opacità di una parte del campo visivo, flash scintillanti della durata di pochi minuti; altre alterazioni possono essere rumori uditivi, percezioni di odori sgradevoli. Oltre alla diagnosi differenziale fra a. epilettica ed emicranica, è importante ai fini clinici distinguere un’a. emicranica dai sintomi prodromici di un TIA o di un ictus (a parte le considerazioni anamnestiche, l’età del paziente e i fattori di rischio): negli eventi vascolari cerebrali acuti i sintomi durano più a lungo, e quelli motori sono di maggiore entità; fra i sintomi sensoriali prevalgono le ipoestesie sulle parestesie, cioè i negativi sui positivi.