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BONELLI, Aurelio

di Oscar Mischiati - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 11 (1969)
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BONELLI, Aurelio

Oscar Mischiati

Nacque a Bologna e fu attivo nei primi due decenni del secolo XVII come pittore, organista e compositore. Lo Schmidl indica il 1569 come data di nascita; questa non risulta tuttavia dai documenti dell'Archivio battesimale della cattedrale di Bologna di quell'anno e degli anni successivi. Fu allievo di Agostino Carracci (secondo il Masini, invece, di Lavinia Fontana) per la pittura e partecipò alle onoranze funebri (1602) del maestro con una raffigurazione di "Mercurio, che additava alla Pittura, et a Felsina le stelle del carro celeste col motto splendor ad splendorem" (Oretti); sempre sotto la guida dei Carracci collaborò alla decorazione pittorica ad affresco del celebre chiostro ottagonale del monastero olivetano di S. Michele in Bosco a Bologna (1605-1616), dove raffigurò il Colloquio tra s. Cecilia e Valeriano; nello stesso monastero dipinse altresì un "quadretto" raffigurante "la Madonna, mezza figura, che sostiene il Signorino intiero dirimpetto alla Porta del Convento di S. Michele in Bosco sovra quell'uscio, che è la prima cosa a vedersi prima anche del Cortile" (Oretti). Altri suoi lavori pittorici che si ricordano sono: S. Cordola (dipinto posto di lato alla cappella della Madonna Addolorata nella chiesa di S. Maria dei Servi), la Beata Vergine coi ss. Cosma e Damiano dipinta per la Compagnia de' barbieri e un S. Giovanni Evangelista (non più esistente) nel soffitto della sagrestia di S. Giovanni in Monte.

Ricci e Zucchini gli attribuiscono la Madonna e il S. Giuseppe delle due edicole sotto il portico di palazzo Spada in via Castiglione (nn. civici 23-25).

Lo Scarabelli Zunti, riportando dall'archivio dei padri serviti di Parma un pagamento fatto il 30 giugno 1598 a un "maestro Aurelio pittore", si domanda se non si riferisca al B. e se non fosse questi il padre di Trebisonda Bonelli, pittrice, alla quale era attribuito un quadro con l'Ascensione nella stessa chiesa dei serviti, ma già sparito al tempo dello Scarabelli Zunti.

Come musicista è conosciuto attraverso tre opere a stampa, dal frontespizio di due delle quali si apprende che nel 1602 era organista a S. Michele in Bosco, e nel 1620 a S. Giovanni in Monte. La prima opera a stampa è Il Primo Libro delle Villanellea tre voci (Venezia 1596, Angelo Gardano), di cui resta un esemplare incompleto (manca una voce) al British Museum di Londra. Pure incomplete sono le Messe e Motetti a quattro vocida Capella e da Concerto (Venezia 1620, A. Vincenti), di cui si conserva la sola parte per organo alla Biblioteca del conservatorio di musica di Bologna. Completo, fortunatamente, e in esemplare unico conservato nella Staats- und Stadtbibliothek di Augusta, ci è pervenuto Il Primo Librode Ricercari et Canzonia quattro vocicon due Toccate e doi Dialoghi a otto (Venezia 1602, Angelo Gardano); l'opera è dedicata al gonfaloniere e agli anziani del Comune di Bologna, alle cui dipendenze stava un reputato complesso di suonatori formanti il cosiddetto "concerto palatino" e per i quali evidentemente si attagliava bene il contenuto quasi esclusivamente strumentale della pubblicazione. Essa consta infatti di otto ricercari e otto canzoni a quattro voci, due toccate e due "dialoghi" o "madrigali" vocali a otto voci. I ricercari sono basati ciascuno su un unico tema (tutt'al più in alcuni di essi il tema fondamentale viene presentato rovesciato), ciò che conferisce loro una struttura unitaria e compatta; la scrittura è severamente polifonica ed è frequente l'impiego dell'artificio del "thema per augmentationem". Questi ricercari figurano trascritti in blocco nell'intavolatura manoscritta d'organo tedesca della Biblioteca Nazionale di Torino, VIII (Giordano 8, cc. 131v-144v); la trascrizione è interessante non solo come testimonianza di diffusione transalpina (il volume fu redatto nel 1639-40), ma perché i ricercari sono presentati in versione organistica con fioriture e figurazioni di abbellimento e diminuzione tipicamente organistiche; da notare che il IV e V ricercare risultano trasposti una quarta sotto rispetto al tono nel quale essi figurano nella stampa originale, dove presentano una disposizione cosiddetta in "chiavette". Le otto canzoni portano nomi classici (Licori, Arete, Urania, Istrina, Nisa, Irene, Artemisia, Erina), come del resto le due toccate (Cleopatra, Atalante); ciò è forse da porre in relazione con gli orientamenti stilistici classicheggianti dell'ambiente pittorico in cui egli si formò. È da sottolineare l'importanza delle toccate come una delle testimonianze del genere in campo polistrumentale, anche se singolarmente prese esse non si rivelano pagine di particolare valore compositivo.

Fonti e Bibl.: Per il B. Pittore: Il Funerale d'AgostinCarraccio..., Bologna 1603, p. 19; Bologna, Bibl. Comunale dell'Archiginnasio, ms. B. 126: M. Oretti, Notizie de' professoridel disegno, IV, pp. 122 s.; A. P. Masini, Bologna perlustrata, Bologna 1666, I, p. 635; C. C. Malvasia, Felsina Pittrice, Bologna 1678, III, pp. 417, 579; F. Malaguzzi Valeri, La chiesa e ilconvento di S. Michele in Bosco, Bologna 1895, p. 72; Parma, Museo Naz. d'Antichità, ms. 103: E. Scarabelli-Zunti, Docum. eMemorie di Belle Arti parmigiane, vol. IV, cc. 65, 96; C. Ricci-G. Zucchini, Guida di Bologna, Bologna 1930, pp. 45, 69, 215 s.; A. Raule, S. Michele in Bosco in Bologna, Bologna 1963, p. 105; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p. 283.

Per il B. musicista cfr.: G. Gaspari, Dei musicisti bolognesi alXVII secolo e delle loroopere a stampa - Ragguagli biografici ebibliografici, in Atti e Mem. delle RR.Deput.di storia patria perle provincie dell'Emilia, n. s., V, 2, Bologna 1880, pp. 29 s.; E. Vogel, Bibliothek der gedrucktenweltlichen Vocalmusik Italiens, Berlin 1892, I, p. 103; C. Sartori, Bibliografia della musicastrumentale italianastampata in Italiafino al 1700, Firenze 1952, pp. 115 s.; O. Mischiati, L'intavolatura d'organo tedesca dellaBiblioteca Nazionaledi Torino, in L'Organo, IV (1963), pp. 64 s.; R. Eitner, Quellen-Lexikonder Musiker, II, p. 109; C. Schmidl, Diz. Universale dei Musicisti, I, p. 216; Encicl. della musicaRicordi, IV, Milano 1964, pp. 5 s., 391-393 (sub voces Ricercare e Toccata).

Vedi anche
chiostro Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il chiostro appare nel 5° sec. d.C. Nei grandi conventi i chiostro, spesso a due piani, sono in genere due, uno maggiore connesso ... portico Ambiente al pianoterra, del quale almeno un lato è costituito da una teoria di colonne o di pilastri e caratterizzato da aperture a regolare distanza; può essere elemento decorativo nella facciata o nel fianco di palazzi, oppure area di passeggio o di riparo lungo le vie, intorno a cortili, piazze, mercati ... British Museum Uno tra i maggiori musei del mondo, fondato nel 1753 a Londra. Il B.British Museum conserva una collezione di ca. 6 milioni di oggetti, che documentano la storia dell'umanità attraverso le opere d'arte (da 1,8 milioni di anni fa a oggi). Ha collezioni di antichità della Mesopotamia, dell'Egitto (tra ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura).
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Aurelio Aurèlio agg. [dal lat. Aurelius]. – Relativo all’antica gente romana Aurelia: porta A.; via A., antica strada romana, tuttora esistente, che da Roma, lungo la costa tirrenica, arrivava anticamente fino ad Arles, e oggi al confine...
bonèllia
bonellia bonèllia s. f. [lat. scient. Bonellia, dal nome del naturalista F. A. Bonelli (1784-1830)]. – Genere di vermi echiuroidei, caratterizzato dallo spiccato dimorfismo sessuale: la femmina, di 6-8 cm di lunghezza, ha un corpo globoso...
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