Saliceti, Aurelio
Uomo politico e patriota (Ripattoni, Teramo, 1804 - Torino 1862). Avvocato, dal 1835 al 1848 insegnò Diritto civile all’università di Napoli. Di orientamento democratico, quando, nel 1848, prese avvio nel Regno di Napoli il breve esperimento costituzionale fu nominato intendente della provincia di Salerno e poi ministro della Giustizia, carica da cui si dimise dopo poche settimane non essendo stato approvato il suo programma di riforme. Accusato di cospirazione repubblicana, fu costretto a riparare a Roma nel maggio 1848. Fece parte del primo triumvirato della Repubblica (febbraio-marzo 1849) e fu eletto all’Assemblea costituente. Dopo l’entrata delle truppe francesi, andò in esilio a Londra dove aderì al Comitato nazionale italiano, fondato da Mazzini. Trasferitosi a Parigi nel 1851, entrò come precettore nella famiglia Murat e si allontanò da Mazzini per aderire al murattismo. Risultato questo movimento privo di prospettive, sostenne il programma liberale di Cavour. Tornato a Napoli, nel 1860 fu nominato presidente della Corte di cassazione.