AUSPICI O AUSPICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àuspici è il plurale di àuspice, cioè ‘la persona che traeva gli auspìci presso gli antichi Romani’. Per estensione, il vocabolo ha assunto anche il significato di ‘promotore, fautore’ di qualcosa
Giovanni Villani sollecita ed anzi si fa auspice della continuazione dell’impresa (A.M. Cabrini, Un’idea di Firenze)
• La parola ➔piana auspìci, invece, è il plurale di auspìcio, con cui si intende sia ‘l’antica pratica della divinazione’, sia (per estensione) ‘l’augurio, il segno o la circostanza che serve di presagio’
Quell’invito ci sembrò di ottimo auspìcio
Il vocabolo è usato oggi soprattutto al plurale, con il significato di ‘favore’ o ‘supporto a un’iniziativa’
L’associazione fu costituita sotto gli auspìci del presidente della Repubblica.
VEDI ANCHE accento