AUSTIN (A. T., 143-144)
Capitale dello stato del Texas (Stati Uniti), situata a 30° 20′ latitudine N., e 97° 50′ longitudine O., a 150 m. s. m., sul fiume Colorado, navigabile nel suo corso inferiore. Fu fondata nel 1838 con il nome di Waterloo; più tardi cambiò il nome in quello di Austin, in onore di Stephen F. Austin, il fondatore dello stato del Texas. Divenne la capitale della repubblica omonima nel 1839, e poi la capitale dello stato.
La città contava, nel 1850, 629 abitanti, che nel 1920 erano saliti a 34.876. Nel 1860 erano 3494; nel 1870, 4428; nel 1880, 11.013; nel 1890, 14.575; nel 1900, 22.258; nel 1910, 29.860. L'aumento percentuale nel periodo 1900-1910 è stato del 34,2%, nel periodo 1910-1920 del 16,8%. La composizione etnica della città nel 1920 risultava così ripartita: Bianchi 27.928, pari all'80,1%; Negri 6921, pari al 19,8%; Indiani, Cinesi e Giapponesi 27. Nel 1920 la città presentava 13.077 persone occupate nelle varie attività, di cui 2875 nell'industria, un migliaio nei trasporti, 2357 nel commercio e 1335 come impiegate.
Austin ha una notevole produzione d'olio di semi di cotone, e possiede varie segherie, alcune fornaci di laterizî e fabbriche di macchine agricole. Maggiore importanza ha l'agricoltura con i suoi svariati prodotti; la città è notevole centro di traffico ferroviario e fluviale, con copiose esportazioni di animali, cotone, grano, lana, pellami. È collegata mediante ferrovie con tutti i principali centri dello stato e, mediante un tronco, con la grande arteria New Orleans-Houston-S. Antonio-El Paso-Los Angeles.
Austin è notevole centro di studî: vi ha sede dal 1881 la Texas University, che conta presentemente oltre 360 insegnanti con più di 5500 alunni; pure dal 1881 la St. Edward's University, con 25 docenti e 100 alunni; inoltre il Southwestern Presbyterian Theological Seminary, il Tillotson Institute (per i Negri), il Samuel Huston College (pure per i Negri).
La profilassi sociale è molto curata: la città possiede uno State Asylum per i pazzi, un istituto per i ciechi, un altro per i sordomuti, e un istituto per i Negri ciechi, sordi e muti.