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Australia, New Zealand, United States Security Treaty (Anzus)

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
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Trattato di sicurezza fra Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti d’America

Scheda

Origini, sviluppo e finalità

L’Anzus è un’alleanza difensiva tripartita, stipulata il 1° settembre del 1951 a San Francisco tra Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed entrata in vigore nell’aprile dell’anno seguente. Nato con la finalità di contenere e contrastare l’espansione del comunismo anche nel Pacifico, specie dopo l’affermazione del Partito comunista cinese a Pechino e dopo lo scoppio della Guerra di Corea nel giugno del 1950, l’Anzus si inseriva così, completandolo, all’interno nel sistema delle alleanze mondiali costruite da Washington nel primo periodo della contrapposizione bipolare.

Principale scopo del patto è la reciproca difesa tra i paesi aderenti, in caso si verifichino minacce alla sicurezza, all’integrità territoriale o ancora all’indipendenza politica di ciascuno di essi. Proprio in quest’ottica l’accordo, che non istituisce una struttura militare integrata né forze armate dedicate, prevede non solo una costante consultazione – a tutti i livelli militari e civili – tra i tre membri, ma anche l’organizzazione di esercitazioni congiunte (navali e terrestri) e la pianificazione di un’attività cooperativa finalizzata, dove possibile, a standardizzare i rispettivi apparati militari in termini di equipaggiamenti e dottrina operativa.

Dopo oltre un trentennio, in cui la cooperazione militare tra i tre stati membri fu portata avanti con costanza e gli obblighi del Trattato si concretizzarono nella partecipazione congiunta nella Guerra del Vietnam e in occasione dell’intervento in Malaysia in risposta all’insurrezione comunista, la vittoria del Partito laburista neozelandese nel 1984 rappresentò un ostacolo insuperabile per la tenuta dell’Anzus. La controversia tra Washington e Wellington si consumò, infatti, intorno alla volontà del nuovo governo laburista di vietare l’accesso ai propri porti alle navi statunitensi dotate di reattori o armamenti nucleari. L’indisponibilità neozelandese a negoziare sulla questione e la mancata volontà statunitense di cercare un compromesso determinarono la sospensione delle obbligazioni previste nel Trattato, l’arresto della cooperazione nel settore dell’intelligence, la fine delle esercitazioni congiunte e la conseguente frammentazione dello stesso Anzus. Da allora, infatti, il patto è rimasto formalmente in vigore, ma segmentato in due alleanze bilaterali: quella tra Australia-Nuova Zelanda e quella tra Australia-Stati Uniti.

Proprio l’asse tra Washington e Canberra, sotto l’egida dell’Anzus, si è rafforzato ulteriormente a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001 quando, per la prima volta dalla sua istituzione, fu invocata dai rispettivi presidenti la clausola di mutua difesa prevista dal Trattato. Un impegno politico che si è tradotto nella partecipazione delle forze armate australiane nella Guerra in Afghanistan prima (‘Operation Enduring Freedom) e in quella in Iraq poi (Operation Iraqi Freedom).

Infine, sebbene negli ultimi anni sembri essersi registrato un riavvicinamento anche tra Stati Uniti e Nuova Zelanda – che ha portato a una dichiarazione congiunta nel novembre 2010 circa la volontà dei due stati di incrementare la cooperazione strategica – il futuro di un Anzus come accordo trilaterale resta incerto.

Struttura istituzionale

Il trattato istitutivo dell’Anzus prevedeva un Consiglio annuale composto dai tre ministri degli esteri, ma la rottura Usa-Nuova Zelanda del 1985 mise fine a tale pratica. Già nel 1985 a Canberra si tenne un incontro bilaterale, cui parteciparono esclusivamente il ministro degli esteri australiano e il segretario di stato statunitense, e con il successivo meeting, tenutosi a San Francisco nel 1986, Washington ufficializzò la volontà di non partecipare al Consiglio annuale assieme al delegato neozelandese. Ancora oggi la vita dell’Anzus si esaurisce in un incontro annuale bilaterale, che si tiene alternativamente in territorio statunitense o australiano.

Membri

Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti.

Vedi anche
Viet-cong Abbreviazione di Vietnam cong San («comunisti del Vietnam») con cui erano comunemente indicati i comunisti del Vietnam meridionale, attivi all’interno del Fronte di liberazione nazionale nella lunga lotta contro il governo sudvietnamita e le forze statunitensi che lo appoggiavano. NATO Sigla dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (in inglese, North Atlantic Treaty Organization). District of Columbia (o Federal district) Distretto federale degli USA (178 km2 con 588.292 ab. nel 2007), coestensivo con la città di Washington, capitale del distretto, sede delle principali istituzioni di governo. Confina su tre lati per linee artificiali (a N, a S e a E) con lo Stato del Maryland, e a O, mediante il ... Società cooperative Sono società a capitale variabile. Si distinguono in società cooperative a mutualità prevalente e altre società cooperative, a seconda che esistano o meno nello statuto della società clausole limitative della distribuzione di utili o riserve ai soci, e l’attività sia svolta prevalentemente a favore di ...
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Vocabolario
security
security 〈siki̯ùërëti〉 s. ingl. (propr. «sicurezza»), usato in ital. al femm. (e comunem. pronunciato 〈siki̯ùriti〉). – L’insieme dei membri di un servizio di sicurezza privato in banche, edifici pubblici, stadî, discoteche, ecc.: avvertire...
new wave
new wave ‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento...
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