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autismo

di Valeria Savoja - Dizionario di Medicina (2010)
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autismo

Valeria Savoja

Disturbo del neurosviluppo a origine multifattoriale, caratterizzato da deficit nell’interazione sociale e nella comunicazione, con manifestazioni quali comportamenti ripetitivi e stereotipati e un quadro ristretto di interessi. L’a. compare nei primi tre anni di vita e permane in età adulta.

Epidemiologia e clinica

E. Bleuler nel 1911 utilizzò il termine autistico, dal greco αὐτός «stesso», per descrivere la chiusura in sé stessi dei pazienti schizofrenici. L’a. è il più grave di uno spettro di disturbi che rientrano in quelli pervasivi dello sviluppo. Fu descritto per la prima volta nel 1943 da L. Kanner, il quale affermava che i bambini autistici nascono con una incapacità congenita di stabilire contatti normali con le persone. La prevalenza nella popolazione generale dei disturbi dello spettro autistico è di circa lo 0,1÷0,6%. L’incidenza stimata è in media di 0,8÷1 soggetti ogni 1.000 nati, con un rapporto maschi/femmine di 3÷4:1, ma che raggiunge 9:1 nella sindrome di Asperger. Il ritardo mentale, di entità variabile, è presente nel 75% dei casi.

autismo

Eziologia e patogenesi

A oggi l’eziologia dell’a. è sconosciuta, ma si pensa che fattori genetici (alterazione di geni sinaptici), ambientali, immunologici, metabolici e neurologici giochino un ruolo nel suo sviluppo. D’altro canto, altri disturbi su base genetica (per es., sindrome da X fragile), così come patologie metaboliche (fenilchetonuria, dismetabolismo delle purine e del colesterolo, neurofibromatosi, sindrome di Sanfilippo, ecc.) possono dare sintomi autistici.

Diagnosi e terapia

La diagnosi deve essere formulata da un clinico esperto (psicologo, neuropsichiatra infantile), utilizzando i criteri dei sistemi di classificazione internazionali. Utili test diagnostici associati alla valutazione clinica sono l’ADOS (Autism Diagnostic Observation Schedule) e l’ADI-R (Autism Diagnostic Interview-Revised), rispettivamente una misura osservazionale standardizzata e un’intervista strutturata ai genitori. I sintomi associati all’a. (aggressività, impulsività, iperattività, disturbi del sonno) vengono trattati con farmaci antipsicotici, antiepilettici e stimolanti dell’SNC, come il metilfenidato, da associare con terapie riabilitative che operino sui sintomi nucleari del disturbo (interventi psicoeducativi, cognitivo-comportamentali, neuropsicologici), finalizzate all’acquisizione di miglior autocontrollo, autonomia e qualità di vita. Fondamentale è creare una stretta collaborazione tra genitori, insegnanti e operatori dei servizi sociosanitari.

Tag
  • DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
  • SINDROME DI ASPERGER
  • RITARDO MENTALE
  • ANTIEPILETTICI
  • METILFENIDATO
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    Dizionario di Medicina (2010)
    Disturbo neurocomportamentale (detto anche sindrome di Kanner) di tipo pervasivo che interessa più aree dello sviluppo del bambino (comunicativa, sociale, cognitiva), tanto che, nell’accezione psicodinamica, si parla di un disturbo dello sviluppo del pensiero e dell’affettività. Il termine autismo deriva ...
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    Enciclopedia on line
    Termine coniato da E. Bleuler per designare la perdita del contatto con la realtà, con conseguente chiusura in un mondo radicalmente irrelato agli altri. I primi studi hanno presentato l’a. come un sintomo fondamentale delle schizofrenie, mentre i successivi lo hanno definito come il loro elemento caratteristico. ...
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    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Termine coniato dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler per designare la perdita del contatto con la realtà esterna con conseguente chiusura in un proprio mondo radicalmente irrelato agli altri e in opposizione al mondo esterno. Con la denominazione specifica di autismo infantile precoce si intende ...
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    Universo del Corpo (1999)
    Salomon Resnik Paola Bernabei Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla perdita di contatto con la realtà esterna e dalla chiusura in un mondo interno tutto proprio: una condizione ...
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Vocabolario
autismo
autismo s. m. [dal ted. Autismus, der. del gr. αὐτός «stesso» (termine coniato dallo psichiatra svizz. E. Bleuler)]. – In psichiatria, la perdita del contatto con la realtà e la costruzione di una vita interiore propria, che alla realtà...
autista¹
autista1 autista1 s. m. e f. [der. di autismo] (pl. m. -i). – In psichiatria, chi è affetto da autismo.
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