AUTOFECONDAZIONE (fr. autofécondation; sp. autofecondación; ted. Selbstbefruchtung; ingl. self-fertilisation)
È la fecondazione fra elementi germinali provenienti dallo stesso individuo, i quali, giungendo a maturazione contemporaneamente, possono coniugarsi (ermafroditismo sufficiente o autogamo). L'autofecondazione negli organismi ermafroditi, nei quali, di regola, si compie la fecondazione incrociata (ermafroditismo insufficiente o eterogamo), è resa impossibile, o da speciali condizioni anatomiche per le quali gli elementi germinali maschili e femminili non possono venire a contatto fra loro, o dalla incapacità insita nelle uova a essere fecondate da spermi prodotti dallo stesso individuo, nel qual caso, anche se l'uovo è attivato a segmentarsi, la divisione cellulare risulta anomala e incompleta; oppure, come accade più frequentemente, perché gli elementi germinali maschili e femminili giungono a maturazione in epoche differenti (dicogamia), e l'individuo funziona prima da maschio e poi da femmina, o viceversa.
Per quanto rari, casi di autofecondazione sono stati descritti nel regno animale, ma la maggior parte di essi, come nelle Ascidie si sono verificati in condizioni sperimentali (Gutherz, Morgan).
Nei Protozoi l'autofecondazione ha luogo quando i due individui che si coniugano (gameti) derivano dalla divisione della stessa cellula madre (Actinophrys e Actinosphaerium), ma in questi casi i nuclei dei due gameti, prima di fondersi insieme, subiscono dei processi di riorganizzazione tali, che il nucleo dello zigote non risulta identico al nucleo della cellula madre (v. autogamia; ermafroditismo e fecondazione).