autoflagellarsi
v. rifl. Tormentarsi da sé, criticarsi aspramente.
• Io non sono fra quelli che amano autoflagellarsi, né come italiano e neppure come europeo. Cerco anzi in ogni situazione il meglio di ciò che siamo e che possiamo diventare. Ma al punto a cui è giunta la nostra avventura comune, devo dire con rammarico che vedo un’Unione Europea ridotta dai suoi stati membri non solo all’impotenza, ma addirittura al ridicolo. (Giuliano Amato, Sole 24 Ore, 7 febbraio 2010, p. 1, Prima pagina) • sembra che nessun altro popolo sia feroce come noi nel denigrarsi, nel criticarsi, nell’autoflagellarsi, pronto a trovare di meglio, sempre e dovunque altrove. (Isabella Bossi Fedrigotti, Corriere della sera, 1° luglio 2012, Controcopertina) • Ancora una volta l’Europa, per servire gli interessi atlantici, si autoflagella. La Russia continua a guardare ad Oriente e gli europei continuano a non capire che una loro rinascita passa attraverso Mosca e non certo rimanendo al guinzaglio della City o di Wall Street. (Giuliano Castellino, Giornale d’Italia, 3 dicembre 2014, p. 5, Esteri).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto a v. intr. pron. flagellarsi.
- Già attestato nell’Unità del 19 luglio 1954, p. 1, Prima pagina (Palmiro Togliatti).
- In: Zingarelli 2016 (1985).