autoindulgente
p. pres. e agg. Chi o che è incline a perdonare o scusare sé stesso.
• Judith Warner su «Time» ha analizzato il pericoloso equivoco della cultura francese, rigettando le loro autoindulgenti reazioni al «classico sensazionalismo e puritanesimo americano». (Annalena Benini, Foglio, 19 maggio 2011, p. I) • Qual è dunque l’errore più grosso commesso durante questa quarantennale avventura? Molto autoindulgente, [Valentino] Parlato non ha dubbi. L’errore maggiore è stato quello che ha dato anche origine a «il manifesto»: l’illusione di un’avanzata impetuosa e inarrestabile del movimento operaio. (Francesco del Tavano, Giornale d’Italia, 16 dicembre 2012, p. 10, Libri) • Io sono ascoltatore cauto di rap, e mi pare di aver capito questo: che la progenie di più antica immigrazione, come in Francia, cresce in un ambiente famigliare o sociale musulmano, di un Islam «normale», più o meno praticante ma abitudinario, sicché l’incontro col creduto «vero Islam» è per loro una scoperta, di più: una conversione. Il passaggio da quello che gli si rivela ora come un Islam compromissorio e tradito a una fede esigente che investe e travolge la loro intera vita. Un tramite dei più importanti, se non il principale, di questa «conversione» dal «banale» al «totale» Islam, autoindulgente il primo esigente fino alla morte il secondo, è il rap. (Adriano Sofri, Repubblica, 9 gennaio 2015, p. 8, Mondo).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al p. pres. e agg. indulgente.
- Già attestato nella Stampa del 14 gennaio 1968, p. 3 (Alberto Ronchey), nella variante grafica auto-indulgente.