autoliquidazione
Versamento diretto di alcune imposte dovute sulla base di un’autodichiarazione, senza, cioè, l’intervento diretto dell’amministrazione finanziaria. Oltre a indicare nella dichiarazione gli elementi che concorrono alla formazione della base imponibile, il contribuente effettua quindi il calcolo dell’imposta dovuta (liquidazione). L’applicazione di tributi e imposte segue procedure variabili a seconda delle caratteristiche dell’imponibile colpito e del numero di contribuenti coinvolti. In Italia, fino alla riforma delle imposte sui redditi del 1973, il sistema tributario non conosceva né il versamento diretto del contribuente né l’a. dell’imposta. Attualmente, il sistema fiscale si basa essenzialmente sull’autodeterminazione delle imposte da parte dei privati (operazione definita anche autotassazione): il calcolo e il pagamento delle imposte più importanti e rilevanti è demandato ai contribuenti, mentre rimangono all’amministrazione finanziaria soprattutto funzioni di coordinamento, di recupero d’imposta evasa e di irrogazione delle sanzioni. Fra i tributi più importanti oggetto di a., si segnalano l’IRPEF, l’IVA, le imposte ipotecarie e catastali in caso di successione ereditaria, i premi assicurativi INAIL. In talune ipotesi, è prevista l’a. non solo per il calcolo dell’imposta, ma anche per quello di interessi e sanzioni, come nel caso del ravvedimento operoso (art. 13, d. legisl. 472/1997).