autoperpetuazione
s. f. Volontà di mantenersi, di assicurarsi continuità.
• nessun atto politicamente rilevante è stato indirizzato dal mondo di al-Qaeda che possa essere ricondotto a una strategia ragionevole, di ampio respiro e finalizzata a un qualche cosa. Non è tale lo stillicidio dei rapimenti effettuati dalla filiale del Maghreb islamico «in franchising» di al-Qaeda che accompagna la nostra vicenda storica senza che ne possiamo individuare la logica, salvo l’autoperpetuazione routinistica di un movimento che agisce per non scomparire ma non per implementare un progetto. (Luigi Bonanate, Unità, 30 agosto 2011, p. 20) • Gli eletti, sempre nel complesso, e con le canoniche eccezioni, non eseguono la volontà degli elettori, infatti ultimamente non hanno ottemperato alla più pressante, corale e intensa delle richieste popolari: abbattere immediatamente (non ridurre, ma poco meno che azzerare) le prebende, i benefit, le mangiatoie di vario tipo e in generale i costi della “Casta”, e anche la sua pervasività, il suo infilarsi dovunque ci sia un’opportunità di autoperpetuazione e spartizione di vantaggi. (Carlo Anastasio, Sicilia, 23 ottobre 2012, p. 1, Prima pagina) • Così come l’ascensore sociale rimane spesso bloccato nel nostro Paese così la classe politica si arrocca nell’autoperpetuazione. (Claudio Tito, Repubblica, 28 aprile 2013, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f. perpetuazione.
- Già attestato nella Stampa del 13 gennaio 1966, p. 13.