Autorita per l'Energia Elettrica e il Gas [AEEG]
Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) Autorità amministrativa indipendente, istituita con la l. 481/1995, con poteri di regolazione e di controllo dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale. Divenuta operativa nel 1997, ha sede a Milano.
Ai sensi dell’art. 1 della legge istitutiva, lo scopo fondamentale dell’attività dell’AEEG è «garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel settore […] nonché adeguati livelli di qualità nei servizi medesimi in condizioni di economicità e di redditività, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori, tenuto conto della normativa comunitaria in materia e degli indirizzi di politica generale formulati dal Governo». In aggiunta, il sistema delle tariffe deve essere concepito in maniera tale da conciliare gli obiettivi di natura economica e finanziaria degli esercenti con gli obiettivi generali, in particolar modo quelli relativi alla salvaguardia dell’ambiente e all’uso efficiente delle risorse.
Al fine di attuare i suoi obiettivi fondamentali, l’autorità propone pareri e segnalazioni al governo e al Parlamento sui servizi da sottoporre a regime di concessione o autorizzazione e sulle relative forme di mercato entro le quali i servizi sono erogati, anche in relazione allo scenario comunitario; verifica che le modalità di accesso per i soggetti esercenti avvengano nel rispetto dei canoni della concorrenza, prevedendo l’obbligo di prestare il servizio in condizioni di eguaglianza, entro standard generali e specifici di qualità, in modo tale da soddisfare tutte le ragionevoli esigenze degli utenti, con particolare riferimento alle categorie svantaggiate (anziani e disabili), nel rispetto dell’ambiente, della sicurezza degli impianti e della salute degli addetti. L’AEEG definisce le tariffe aggiornandole sulla base di un costante monitoraggio delle tendenze del settore, emana le norme per la separazione contabile e amministrativa dei vari stadi che configurano l’erogazione dei servizi, vigila sullo svolgimento delle attività con poteri di ispezione, accesso e acquisizione della documentazione e delle notizie utili, promuove iniziative volte a migliorare le modalità di erogazione, valuta reclami, istanze e segnalazioni provenienti dagli utenti sul rispetto dei livelli qualitativi e tariffari da parte degli esercenti. L’operato annuale dell’AEEG è presentato al Parlamento e al presidente del Consiglio tramite una relazione sullo stato dei servizi e sull’attività svolta.
L’AEEG ha una struttura collegiale composta, secondo la l. 239/2004, da 5 membri (uno dei quali con incarico di presidente), nominati con decreto del presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri e su proposta del ministro delle Attività Produttive. Le designazioni effettuate dal governo sono sottoposte al parere vincolante delle commissioni parlamentari competenti, le quali si esprimono con voto a maggioranza qualificata dei due terzi. I componenti il collegio, che rimangono in carica 7 anni, senza possibilità di rinnovo del mandato, sono scelti fra personalità di riconosciuta competenza ed esperienza nel settore, ma «non possono esercitare, direttamente o indirettamente, alcuna attività professionale o di consulenza, essere amministratori o dipendenti di soggetti pubblici o privati né ricoprire altri uffici pubblici di qualsiasi natura, ivi compresi gli incarichi elettivi o di rappresentanza nei partiti politici né avere interessi diretti o indiretti nelle imprese operanti nel settore di competenza della medesima Autorità». Questo divieto è ritenuto indispensabile per l’indipendenza dell’ente e si estende ai 4 anni successivi alla cessazione dell’incarico. La trasgressione, nel caso avvenga durante il periodo di mandato, comporta la decadenza dall’incarico, nel caso si verifichi nei 4 anni successivi, la comminazione di una multa.