autostrade del mare
locuz. sost. f. pl. – Rotta marina dedicata alla navigazione veloce di imbarcazioni, specie mercantili. La realizzazione di una rete di autostrade del mare è stata proposta dalla Commissione europea nel 2001 (La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte, Libro bianco). Nel 2005, le autostrade del mare sono state inserite tra i 30 progetti prioritari elaborati dalla stessa Commissione per favorire lo sviluppo delle comunicazioni transeuropee; i trasporti marittimi e per vie navigabili sono stati valutati soluzioni alternative e competitive rispetto ai trasporti terrestri, pur risultando sottoutilizzati. Si è pertanto indicato come prioritario l’obiettivo di favorire la concentrazione dei flussi di merci su itinerari basati sulla logistica marittima, al fine di migliorare i collegamenti marittimi esistenti o stabilirne di nuovi capaci di essere redditizi, regolari e frequenti. Come obiettivi paralleli sono stati indicati: la riduzione della congestione stradale; il miglioramento dell’accessibilità delle regioni e degli stati insulari e periferici; la riduzione dell’inquinamento ambientale. Alle austrade del mare è stato riconosciuto un ruolo centrale per la realizzazione dei programmi di sviluppo e potenziamento dell’intermodalità tra gli stati, capaci di contribuire in maniera significativa al superamento delle strozzature tra la Francia e la Spagna nei Pirenei o tra l'Italia e il resto dell'Europa nelle Alpi, come pure tra la Francia e il Regno Unito e tra la Germania e la Polonia. Tra i vantaggi che esse offrono vi è anche un risparmio in termini di tempi di trasporto delle merci, grazie alle moderne tecnologie offerte dalle flotte di navi Ro-Ro (Roll-on/roll-off), ossia con modalità di carico del gommato in modo autonomo e senza ausilio di gru. Le aautostrade del mare per le quali è stata individuata una corsia preferenziale di realizzazione sono quattro: autostrada del Mar Baltico, che collega gli stati membri del Mar Baltico con gli stati membri dell’Europa centale e occidentale, ivi compresa la rotta attraverso il canale Mare del Nord/Mar Baltico; autostrada del mare dell’Europa dell’ovest, che collega il Portogallo e la Spagna attraverso l’arco atlantico, al Mare del Nord e al Mare d’Irlanda; autostrada del mare dell’Europa del sud-est, che collega il Mare Adriatico al Mar Ionio al Mediterraneo orientale; autostrada del mare dell’Europa del sud-ovest, che collega Spagna, Francia, Italia e Malta nel Mediterraneo occidentale, si raccorda con l’autostrada del mare dell’Europa del sud-est e si collega con il Mar Nero. A livello italiano, le tratte riconosciute come autostrade del mare sulla base di provvedimenti legislativi nazionali si distinguono in nazionali (Catania-Civitavecchia, Catania-Livorno, Catania-Genova, Catania-Napoli, Catania-Ravenna, Massina-Salerno, Palermo-Civitavecchia, Palermo-Genova, Palermo-Napoli, Palermo-Salerno e viceversa; i collegamenti tra il continente e la Sardegna) e internazionali (Barcellona-Genova, Barcellona-Palermo, Barcellona-Civitavecchia, Valencia-Genova, Tolone-Civitavecchia, Tunisi-Genova, Tunisi-Livorno, Tunisi-Civitavecchia, Tunisi-Napoli). Per incentivare lo sviluppo di tali autostrade è stata istituita la società Rete autostrade mediterranee (RAM) e sono stati erogati una serie di finanziamenti per la riqualificazione e l’ammodernamento delle infrastrutture portuali, il potenziamento degli impianti e della piattaforme logistiche portuali. Nel 2006 è stato anche approvata l’erogazione di incentivi all'autotrasporto (ecobonus) per il trasferimento di traffico dal tuttostrada al combinato strada-mare; questo provvedimento è stato tuttavia sanzionato dall’Unione europea come lesivo della concorrenza.