AVALOS, Diego d', principe di Isernia
Figlio di Iñigo (III) e di Isabella d'Avalos, nacque nel secondo decennio del sec. XVII. Nel 1644 acquistò per 28.000ducati la città di Isernia dal duca di Montenegro Carlo Greco, assumendo quindi il titolo di principe. Il 12febbr. 1645 sposò Francesca Carafa della Roccella, dalla quale ebbe Isabella, Ferdinando Francesco, che fu marchese di Pescara, principe di Francavilla e gran camerario del Regno, e Cesare Michelangelo, che fu marchese di Pescara e del Vasto e Grande di Spagna.
Nell'estate del 1647 l'A. non riuscì ad impedire che la rivolta popolare dilagasse da Napoli anche nei suoi feudi e fu costretto ad allontanarsene recandosi ad Aversa, dove gli aristocratici andavano radunando le loro forze per reagire alla ribellione. Nell'ottobre una fazione a lui favorevole riuscì a prevalere in Isernia: l'A. tuttavia non vi ritornò, preferendo rimanere nel piccolo esercito aristocratico del Tuttavilla, al comando di circa quattrocento uomini con cui prese parte ai fatti d'arme di Nola, Secondigliano, Caivano.
Il periodo successivo della sua vita è in sostanza contrassegnato da una serie di dignità o di acquisti feudali, che fanno di lui un tipico esponente della nobiltà napoletana dell'ultimo cinquantennio di viceregno spagnolo. Morto senza eredi, il 23maggio 1665, il fratello Alfonso, l'A. ottenne di succedergli nel marchesato del Vasto e, assai più tardi, nel 1687, in quello di Pescara. Nel 1666 ebbe conferma del governo di Ischia e del suo castello. Il 12 dic. 1682 acquistò la terra di Montenigro e il casale di Montelateglia. Il marchese del Carpio lo accusò nel 1684 di proteggere alcuni noti banditi abruzzesi. Morì il 4 marzo 1697.
Fonti e Bibl.: F. Capecelatro, Diario... delle cose avvenute nel reame di Napoli negli anni 1647-1650 ,I, Napoli 1850, pp. 112, 124;II, ibid. 1852, passim; III, ibid. 1854, p. 494; D. Confuorto, Giornali di Napoli dal 1679 al 1699,a cura di N. Nicolini, Napoli 1930, I, pp. 146, 159, 205, 254, 255, 298;II, p. 4, 113,172; Notizie tratte dai giornali copiapolizze degli antichi banchi intorno al periodo della rivoluzione napoletana del 1647-48, a cura di F. Nicolini, in Bollett. d. Arch. stor. del Banco di Napoli, V(1953), p. 113, n. 902; L. Anelli, Ricordi di storia vastese, Vasto 1906, pp. 78, 99, 100, 103, 105, 118, 183; A. Valori, Condottieri e generali del Seicento, Roma 1943, p. 106.