AVANCINI, Avancino
Appartenente a famiglia di Levico (Trento), nota fin dal sec. XIII, ma segnalatasi nella prima metà del sec. XVI per gli importanti incarichi assolti dai suoi membri a vantaggio di quel Comune, fu al servizio di Carlo V, dimostrando la sua assoluta dedizione al sovrano durante la sfortunata impresa di Algeri, e particolarmente nella giornata del 25 ott. 1541 sotto le mura di quella città, quando l'A. si adoperò coraggiosamente per trattenere le truppe imperiali in fuga davanti ai Turchi. L'A. seguì nel 1543 l'imperatore nella spedizione da questo condotta contro il ribelle duca di Clèves, e l'anno seguente nell'assedio di St.-Didier, tenacemente difesa dalle truppe di Francesco I; si distinse poi nella battaglia di Mühlberg (24 apr. 1547), vinta da Carlo V su Giovanni Federico di Sassonia, capo della lega di Smalcalda, meritandosi la nomina a "miles ac eques auratus"; ed infine prese parte all'assedio di Metz (16 nov.-26 dic. 1552), che si concluse con un insuccesso per le milizie imperiali.
In ricompensa di questi servigi, e di altri certamente da lui prestati negli anni successivi, Carlo V lo creò il 6 luglio 1555 conte palatino, conferendo il titolo di nobili dell'Impero ai suoi fratelli e sorelle, nonché ai figli ed eredi. Mentre sappiamo che il fratello Antonio era, nella seconda metà del secolo, figura autorevole nella vita di Levico, nessuna notizia ci è nota sugli ultimi anni dell'Avancini e sulla sua famiglia.
Fonti e Bibl.: Biblioteca Comunale di Trento ms. 361, pp. 61 ss.; A. Cetto, Avancinus Avancini conte palatino e gli Avancini di Levico,in Studi Trentini,XXXI(1952), n. 1, pp. 61-66 e 68; Id., Castel Selva e Levico nella storia del principato vescovile di Trento, Trento 1952, pp. 349-351.