avanzo
Differenza tra flussi positivi e negativi che si riferiscono a una specifica grandezza finanziaria o economica.
Nel caso dei bilanci delle amministrazioni pubbliche si parla di a. con riferimento alla differenza positiva tra entrate e uscite, distinguendo tra a. di competenza (entrate accertate, ovvero voci per le quali è nato il diritto ad acquisire determinate entrate, meno spese impegnate, ovvero voci per le quali sussiste l’obbligo di sostenere determinate spese) e a. di cassa (entrate riscosse, ovvero effettivamente incassate, meno spese pagate, per le quali si è realizzata l’uscita).
Nei bilanci delle amministrazioni pubbliche identifica il risultato di amministrazione, ovvero il risultato finale dell’intera gestione finanziaria riferita a un esercizio. Corrisponde alla somma del fondo cassa (valore al 31 dicembre) e residui attivi (sostanzialmente crediti non ancora incassati) al netto dei residui passivi (debiti non ancora pagati). Nel caso in cui il valore risultante sia negativo, si parla di disavanzo di amministrazione.
Con riferimento al sistema economico di un Paese, si identifica come differenza positiva tra il valore delle esportazioni e il valore delle importazioni; caratterizza un’economia detta aperta, nella quale una parte della produzione viene venduta entro i confini nazionali e una parte esportata e venduta all’estero.
Differenza contabile che può emergere a seguito dell’operazione di fusione tra società, come conseguenza del rapporto di concambio tra le azioni delle società che partecipano alla fusione.
Con riferimento all’insieme complessivo delle amministrazioni pubbliche, indica il valore di indebitamento al netto della spesa per interessi. Rappresenta una delle grandezze di riferimento per le politiche di convergenza dell’Unione Monetaria Europea (➔ UEM).