avari
Popolazione di probabile provenienza centroasiatica, di incerte origini. La prima apparizione è testimoniata da Prisco, secondo il quale furono gli a. a scacciare i sabiri verso il Volga tra il 461 e il 463; tuttavia le fonti principali su questo popolo sono Zacharia, Menandro Protettore, Procopio e Teofilatto Simocatta. Dopo la metà del 6° sec., sfuggiti al controllo turco e stanziatisi tra il Volga e il Danubio, si accordarono con Giustiniano per il controllo dei confini orientali dell’impero e si allearono con i longobardi contro i gepidi. Sotto Giustino II occuparono la Pannonia e sottomisero le popolazioni slave; la politica aggressiva degli a. continuò sotto Tiberio e Maurizio, nonostante il versamento di tributi per garantire la loro alleanza, e culminò nel 619, sotto Eraclio, con un violento attacco a Costantinopoli. Il loro potere iniziò a ridimensionarsi nel 623 con la rivolta del re Samo dei vendi; nel 626, approfittando del conflitto tra Eraclio e i Sasanidi, gli a. attaccarono nuovamente Costantinopoli, ma subirono una grave sconfitta che segnò il loro declino e la fine della dominazione su slavi e bulgari. In risposta alle loro incursioni e nella prospettiva di un ricco bottino, Carlomagno nel 791 invase e distrusse i loro territori in Pannonia.