Ave
La semplice formula contenuta nella salutazione angelica ricorre nella Commedia due volte, entrambe con riferimento alla scena dell'annunciazione, Più precisa l'allusione in Pg X 40, dove è descritta la scultura che adorna la parete del girone dei superbi: Giurato si saria ch'el [l'arcangelo Gabriele] dicesse ‛ Ave ' !; / perché iv'era imaginata quella / ch'ad aprir l'alto amor volse la chiave; e avea in atto impressa esta favella / ‛ Ecce ancilla Dei '; in Pd XVI 34, invece, Cacciaguida ricorda l'annuncio alla Vergine per indicare l'anno della sua nascita: Da quel dì che fu detto ‛ Ave ' f al parto in che mia madre... / s'alleviò di me ond'era grave, / al suo Leon cinquecento cinquanta e trenta fiate venne questo foco a rinfiammarsi sotto la sua pianta.