Nome col quale è noto in Occidente il filosofo, matematico, medico e musicista arabo musulmano di Spagna Ibn Bāggia (Saragozza fine sec. 11º - Fez 1139). Nel campo filosofico ebbe soprattutto grande rinomanza per gli scritti di mistica filosofica "Il regime del solitario" (Tadbīr al-mutawaḥḥid) ed "Epistola del commiato" (Risālat al-wadā῾); nella prima opera è tracciato l'itinerario dell'anima all'Intelletto agente, che è concepito come sostanza separata preposta al mondo sublunare: in virtù della sua luce l'umano intelletto materiale recepisce le forme, divenendo così intelletto in atto per congiungersi infine con lo stesso intelletto agente. A. è anche noto col nome di Ibn aṣ-Ṣa'igh (tradotto con Filius aurifici negli scritti latini del Medioevo).