AVENTINUS Johannes Thurmair o Turmair, detto Aventinus
Umanista e storico, nacque ad Abensberg nella Baviera meridionale (donde il nome) il 4 luglio 1477. Dal 1495 al 1507 studiò nelle università di Ingolstadt, Vienna, Cracovia e Parigi; tornò poi a Ingolstadt, dove proseguì i suoi studî e tenne corsi privati. Dal 1507 al 1517 fu istitutore dei due fratelli minori del duca Guglielmo IV di Baviera, Ludovico ed Ernesto. In quel tempo (1512-1516) scrisse una grammatica latina, considerata superiore al Doctrinale di Alessandro di Villedieu e allo stesso Aldo Manuzio. Sull'esempio della Societas Rhenana del suo maestro Corrado Celtes, A. fondò nel 1516 una Sodalitas litteraria Angilostadensis, la quale si propose più che altro la pubblicazione di fonti, ma si sciolse dopo quattro anni di vita (1520). Nel 1517 A. scrisse i Chronicon sive Annales Schirenses, stampati nel 1520, e nel 1518 una storia del santuario bavarese di Alt-Oetting. Nominato storiografo della corte bavarese nell'anno 1517, scrisse (1519-1521) la sua opera principale, gli Annales Boiorum, che gli procurò le designazioni di Tucidide bavarese e di padre della letteratura storica tedesca. Sebbene gli Annali - secondo le intenzioni dei commettitori - non fossero destinati alla pubblicazione, pure A., nel 1522, ne dette alle stampe un "Breve riassunto" in tedesco; e dal 1526 al 1533 ne redasse la traduzione tedesca (Bayerische Chronik). L'opera si basa su uno studio completo delle fonti, condotto con metodo e padronanza della materia; i documenti originali appaiono distinti da quelli derivati e la documentazione delle fonti si accompagna, in misura per quel tempo insolita, alle notizie storiche. La materia viene così studiata alla luce della critica e si chiarisce l'intima connessione degli avvenimenti. Non mancano, ben inteso, gli errori; ma con gli Annali si esce dalla storiografia medievale per entrare in quella moderna. Quest'opera, che soltanto nell'ultimo dei sette volumi si occupa di storia bavarese, arrivando sino al 1460, è già in gran parte storia tedesca e storia universale. A. progettò anche una Cronaca tedesca, ma non ne poté compiere se non il primo volume, perché la morte lo colse immaturamente il 9 gennaio 1534. Alle innovazioni religiose dei riformatori A. non aderì certo interamente, ma, quale umanista, simpatizzò con esse. Riprovò la confessione auricolare, ritenendola un'istituzione estranea al cristianesimo, combatté le indulgenze e i pellegrinaggi, giudicò amaramente ed appassionatamente la gerarchia, il clero ed il monachesimo.
Si spiega così che si trovino negli Annali molti passi ostili alla Chiesa; ma, poiché questi si trovano chiusi tra parentesi nei manoscritti degli Annali (e ciò non può essere stato fatto posteriormente), può darsi che sin da allora A. avesse intenzione di ometterli nella pubblicazione della sua opera: egli infatti doveva tener conto dei sentimenti cattolici del duca. Nella prima edizione degli Annali, pubblicata dallo Ziegler ad Ingolstadt nel 1554, i passi ostili alla Chiesa sono tralasciati e così pure nella Cronaca stampata nel 1566 a Francoforte sul Meno. Seguirono edizioni alquanto più integre, sino a quando la Reale accademia bavarese delle scienze apprestò un'edizione delle opere complete di A., rispondente alle esigenze scientifiche della nostra epoca.
Bibl.: Th. Wiedemann, Joh. Turmair genannt Aventinus, Frisinga 1858; J. v. Dollinger, Aventin und seine Zeit, Monaco 1877; Joh. Turmairs sämmtliche Werke, I, Monaco 1881; H. Lenz, in Zeitschrift für die Gesch. des Oberheins, n. s., IX, p. 629 segg.; Fr. Gotthelf, Das deutsche Altertum in den Auschanungen des 16. und 17. Jahrh., XIII, Berlino 1900; G. Leidinger, Ein wiederfundenes Schriftchen Aventins, Monaco 1913; E. Füter, Geschichte der neueren Historiographie, 2ª ed., Monaco-Berlino 1925, pp. 194-197.