AVENTURINA
(o Avventurina.) - Vetro di grande bellezza la cui origine è dovuta al caso essendo stato ottenuto da un maestro vetraio muranese, V. Miotti, che aveva - per pura "avventura", donde il nome - lasciato cadere limature di rame nella fusione vitrea.
È vetro translucido, quasi opaco, di colore bruno chiaro, o rosso, dalla massa tutta disseminata di fitti puntini, chiamati ,' stelle", d'un giallo oro di lucentezza metallica; si chiama perciò anche stellaria. La sua fo1mazione è dovuta alla solubilità limitata fra i componenti di certe masse vitree: particelle di alcuni componenti si separano dal resto della massa per cristallizzare e, per il diverso peso specifico, tendono verso una disposizione a strato, ma, frenate dalla viscosità della massa, gradualmente crescente con il raffreddamento, restano in sospensione; fitte, di natura e di qualità ottiche differenti, con effetti di rifrazione diffusa, disordinata, esse danno alla massa aspetto torbido, latteo, opalino. Ora, se una simile massa, allo stato fluido, si colora fortemente con ossido ramoso, dallo stesso si può provocare la separazione di particelle relativamente grandi, adopemndo battiture di ferro come riducente: una parte dell'ossido ramoso, quella che il vetro può sciogliere, colora la massa, l'altra genera cristallizzazioni di rame entro il vetro. Per raffreddamento rapido le pagliuzze di rame non sono visibili a occhio nudo. Per lento raffreddamento le pagliuzze metalliche diventano lucenti, si raggruppano e raggiungono grandezza tale da poter essere distinte a occhio nudo il prodotto così ottenuto è l'avventurina. Può essere rifusa, rammollita, stirata, soffiata, come qualunque altro vetro, per farne vasi, coppe, ampolle, bicchieri, piattini, oggetti d'arte e monili assai leggiadri.
Si può preparare anche un'aventurina al cromo, colorata in verde, impiegata anch'essa per oggetti d'arte.
La notorietà che fin dal suo primo apparire ebbe l'aventurina di Venezia, fece chiamare con lo stesso nome alcuni minerali naturali, analoghi per aspetto, come l'aventurina quarzosa, di colore rosso bruno o giallastro, nella cui massa brillano pagliuzze di mica; il feldspato aventurinico; un'oligoclasite norvegese, nota sotto il nome di pietra solare, che contiene, copiosamente disseminate, piccole, fitte, trasparenti squame rosso-brune di ossido ferrico con riflessi d'oro e rossi nelle fratture e superficie levigate.