avolo
. Col significato di " avo ", in Cv IV XIV 12 Pognamo che Gherardo da Cammino fosse stato nepote del più vile villano che mai bevesse del Sile o del Cagnano, e la oblivione ancora non fosse del suo avolo venuta, e in Pd XVI 63. Va rilevato che la documentazione di ‛ avo ' (comunque non presente in D.) pare piuttosto tarda, tale da far sospettare il latinismo: se ne desume, tenendo conto degli altri casi di suffissazione -olo in D., che a. è probabilmente forma normale e neutra già nella lingua antica.