avvelenamento nel sistema nervoso
Patologia che coinvolge, esclusivamente o insieme ad altri organi, il sistema nervoso, in seguito all’introduzione nell’organismo di una sostanza chimica presente in natura o di sintesi, non di origine biologica; l’a. si distingue pertanto dalla neurotossicosi che convenzionalmente deriva da neurotossine di origine biologica. Fra i principali agenti chimici che causano a. si ricordano i metalli pesanti: l’avvelenamento da piombo sta diminuendo di frequenza da quando sono bandite le vernici a base di questo metallo, se ne possono tuttavia verificare l’inalazione di fumi di combustione e l’ingestione (accidentale o per patologia psichica); i sintomi, più gravi nel bambino, sono dovuti all’encefalopatia e a neuropatia periferica. Le stesse patologie sono provocate dall’a. da arsenico, che è pure diventato raro, essendo scomparsi i medicinali che lo contenevano; l’ingestione a scopo suicida o accidentale di composti arsenicati provoca interazioni metaboliche con i radicali sulfidrilici del metabolismo neuronale. L’a. da composti organici di mercurio consiste in tremori, confusione mentale, sindrome cerebellare; i composti inorganici, tipici dell’esposizione cronica, danno parestesie, tremori, disturbi della vista e dell’udito, apatia. La presenza di mercurio nei rifiuti industriali contamina le acque e secondariamente i pesci: la loro ingestione come cibo può provocare avvelenamento. Anche prodotti chimici quali le tossine industriali inorganiche possono provocare a.: composti clorinati usati come insetticidi, idrocarburi idrogenati, antitarme, benzine, solventi, ecc. I sintomi neurologici sono simili: cefalea, irrequietezza, confusione, delirio, fino al coma; spesso è presente polineuropatia. Il solfuro di carbonio provoca sintomi extrapiramidali; il metilbenzene (presente in colle e pitture a spruzzo) tremori, atassia cerebellare, convulsioni e coma nei bambini. L’a. acuto, per ingestione accidentale, di perossido di idrogeno, provoca embolia gassosa con infarti cerebrali multipli. Si ricorda infine l’a. da monossido di carbonio nel quale, strettamente correlati ai livelli di carbossiemoglobina, i sintomi sono quelli di un’encefalopatia (➔) ipossica progressiva.