avventura
. In Vn XIV 10 propuosi di dire parole... desiderando che venissero per avventura ne la sua [di Beatrice] audienza; Cv II XI 8 se per avventura incontra che tu [canzone] vadi là dove persone siano che dubitare ti paiano ne la tua ragione, non ti smarrire; Rime dubbie XI 7 quando ven per avventura / vi miro, tutta mia vertù ruina; Fiore CXVI 5 e 13 e se per avventura noi sappiamo / com'e' possa venire a dignitate / nascosamente noi facciam tagliate / ... Ché se l'avesse da prima saputo, / per avventura e' si saria scusato, la locuzione vale " per caso ", " per una qualsiasi evenienza ". Tale locuzione, che fa capo al francese par aventure, si trova già in B. Latini. Va notato, inoltre, che nel passo del Convivio D. usa questa locuzione per commentare il per ventura della canzone (Voi che 'ntendendo 56; v. VENTURA).
In Fiore LXXXI 11 Veracemente ciò è veritate, / ma tuttor vi mettete in avventura!, e CCXII 4 A Ben-Celar diè per sì grande aina / ched e' fu de la vita in avventura, vale " rischio ". L'espressione ‛ mettersi (o essere) in a. ', " rischiare ", si incontra spesso nella lingua due-trecentesca: cfr. Lo 〈 mio > folle ardimento 13 (Chiaro Davanzati Rime, a c. di A. Menichetti, 389) e il volgarizzamento dei Fait des Romains (Schiaffini, Testi 205) " m'abandono e metto in aventura ".