avvivare
. Il verbo compare due volte nel Purgatorio (ma v. anche RAVVIVARE), e sei volte nel Paradiso. Soltanto in Pg XXV 50 [il sangue maschile] poi avviva / ciò che per sua matera fé constare, è usato nel senso suo proprio di " render vivo ", " dar vita ", mentre negli altri casi ha un valore figurato (così anche in Pd II 140 Virtù diversa fa diversa lega col prezïoso corpo ch'ella avviva) o traslato. Nel senso di " dar vigore ", " infondere energia ", è usato in Pd IV 120 il cui parlar [di Beatrice] m'inonda / e scalda sì, che più e più m'avviva, mentre in XIII 5 quindici stelle che... / lo cielo avvivan di tanto sereno, ha piuttosto il valore di " illuminare vivamente ", " rendere splendente ". Altrove è usato in forma intransitiva pronominale con il valore di " acquistar forza, vigore ", " ravvivarsi ", " riaccendersi ": in senso materiale, detto di fuoco, in Pd XVI 28 Come s'avviva a lo spirar d'i venti / carbone in fiamma; di colore, in Pd XXXI 128 quella pacifica oriafiamma / nel mezzo s'avvivava; con riferimento alla luce dell'intelletto che " si ravviva ", " acquista vigore ", in Pg XVIII 10 Maestro, il mio veder s'avviva / sì nel tuo lume, ch'io discerno chiaro; con riferimento all'influsso vivificante dell'alito di Dio, in Pd XXIII 113 Lo real manto di tutti i volumi / del mondo, che più ferve e più s'avviva / ne l'alito di Dio.