MUNTHE, Axel
Scrittore svedese, nato a Oskarshamn il 31 ottobre 1857. Discende d'antica famiglia fiamminga, accolta nell'albo della nobiltà tedesca e passata, nel sec. XVI, da Lubecca in Svezia. Studiò medicina a Parigi e fu medico della regina Sofia di Svezia, che assisté nei molti inverni da lei trascorsi a Roma. Durante la guerra mondiale si schierò appassionatamente da parte dell'Intesa (Red Cross and Iron Cross, 1916). In Italia aveva incominciato la sua prima attività di scrittore (Från Napoli, 1885; Små Skisser, Piccoli schizzi, 1886; Brev och Skisser, Lettera e schizzi, 1909); e in Italia, a Capri - dove acquistò e restaurò il convento di San Michele - compose quell'autobiografico Libro di San Michele (1ª ed. in inglese, 1929; ed. svedese, 1930; ed. ital., Milano 1932) che doveva dargli la maggior fama. Nel 1931 pubblicò En gammal bok om människor och djur (Libro antico di uomini e bestie). Il voto da lui espresso che nell'isola di Capri fosse vietata la caccia agli uccelli di passo fu accolto dal governo italiano, che lo tradusse in legge dello stato.
Suo fratello Arnold, nato a Oskarshamn il 13 gennaio 1856, morto il 9 dicembre 1926 a Stoccolma, ufficiale di marina, autore di alcuni drammi, fu il maggiore storico della marina da guerra svedese, a cui dedicò una lunga e cospicua serie di opere: Svenska sjöhjåltar (Eroi del mare svedesi, 1899-1923); Sjömaktens inflytande på Sveriges historia (La potenza sul mare e il suo influsso sulla storia della Svezia, 1921-22); Karl XII och den ryska sjömakten (Carlo XII e la potenza marinara della Russia, 1924-27).