AXEOCHOS (᾿Αξέοχος)
Incisore di gemme. Il nome, di lettura incerta (per "Axiochos"?), è noto dal calco di una gemma, ora dispersa, su cui era rappresentato un satiro che danzava al suono della lyra dinanzi ad un fanciullo ritto su una base, con in mano un tirso (Dioniso?). Lo stile è fiacco e impersonale; l'autenticità della gemma è dubbia. Un'ametista del British Museum, a Londra, con lo stesso soggetto, è sicuramente moderna. Altre gemme con la firma A. sonò fortemente sospette.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 449, 451, 462, 556 s.; A. Furtwängler, in Jahrbuch, III, 1888, tav. XI, II; IV, 1889, p. 72 (= Kleine Schriften, II, 1913, p. 275, tav. XXVIII, ii); O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, II, 1896, c. 2627, s. v. Axiochos; E. Pernice, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 286 s. v.