AZOTO (V, p. 707)
Produzione e consumo. - Il continuo accrescimento della popolazione mondiale cui corrisponde un continuo maggior consumo dei prodotti agricoli e particolarmente del grano, ha posto in primo piano il problema di aumentare il rendimento agricolo medio per ettaro, problema che può essere risolto principalmente mediante un più largo impiego di fertilizzanti chimici. Fra questi è da annoverarsi in primo luogo l'azoto che la tecnica moderna è riuscita ad attingere in misura praticamente illimitata dall'atmosfera terrestre.
Oggi la fissazione dell'azoto è un'impresa di carattere nazionale, non solo perché esso è elemento decisivo per la concimazione del terreno, ma anche per la sua importanza come materia prima per la preparazione di esplosivi. Si comprende quindi come, dopo la terribile esperienza della guerra mondiale, tutti i governi abbiano posto la questione dell'azoto al primo piano delle loro preoccupazioni e in molti casi, dove l'iniziativa ha mancato o non è parsa sufficiente, lo stato non abbia esitato a intervenire direttamente per creare una grande industria dell'azoto.
I diagrammi della figura 1 dànno un'idea chiara dell'andamento del consumo mondiale di azoto nel decennio 1927-36. Esso ha raggiunto nel 1936, 2.400.000 tonn., di cui 330.000 per usi industriali. Tale produzione non rappresenta tuttavia che circa la metà della potenzialità produttiva degli impianti mondiali.
Il nitrato del Chile fornisce appena il 10% del consumo mondiale agricolo di azoto, la calciocianamide il 12%, il solfato di ammonio (come prodotto di cokerie e come prodotto sintetico) il 50%, mentre il resto è costituito da nitrato di calcio, di ammonio e da altri fertilizzanti sintetici.
La figura 2 mette in evidenza lo sforzo compiuto dall'Italia, costretta a conformarsi a una politica di economia chiusa, per ricavare dal suolo nazionale tutto il frumento necessario (vedi grano, battaglia del, App.): si vede che in relazione all'aumentato consumo di azoto (30.000 tonn. nel 1925, primo anno della "battaglia del grano"; 100.000 nel 1937) vi è stato, a parte oscillazioni dipendenti dalle vicende stagionali, un aumento costante della produzione di frumento per ettaro.