B. M. N., Pittore di
Ceramografo attico di età arcaica. Tra i pittori che decorarono, nella tecnica a figure nere, i vasi firmati dal vasaio Nikosthenes è stata riconosciuta dal Beazley una personalità di pittore che prende nome da una piccola anfora da Agrigento al British Museum di Londra, B 295 (British Museum Nikosthenes = B. M. N.). La sua collaborazione con Nikosthenes va posta dalla metà del VI sec. a. C. in poi; l'anfora di Londra B 295 è uno dei più antichi vasi di Nikosthenes, oltre che essere uno dei meglio disegnati. Delle quattro pitture che lo ornano sul collo e sul corpo, due rappresentano lottatori e pugili, e sono tra le più realistiche rappresentazioni di questi giochi in quell'epoca. Al pittore sono attribuiti altri 17 vasi, tutti dipinti nella tecnica a figure nere: anfore, una hydrìa, oinochòai e coppe - tutti anepigrafi, tranne una coppa di stile miniaturistico da Vulci comparsa sul mercato antiquario di Basilea e che reca nell'interno un oplita a cavallo ed all'esterno, ripetuta due volte, la firma di Nikosthenes.
Vicina al Pittore di B. M. N. è la personalità di un altro decoratore di coppe, a cui ne sono attribuite tre, mentre si può mettere in relazione con lui anche il Pittore di Louvre F 99 (v.).
Bibl.: J. C. Hoppin, Handb. of Greek Black-fig. Vases, Parigi 1924, pp. 177-293; J. D. Beazley, Black-fig., 1928, pp. 23-24; id., in Papers of the British School of Rome, XI, 1929, p. 6; id., in Journ. Hell. Stud., LII, 1932, p. 20; id., in Annual of the British School of Athens, XXXII, 1931-32, p. 22; id., in Journ. Hell. Stud., LV, 1935, p. 81; J. D. Beazley-F. Magi, La raccolta Guglielmi, Città del Vaticano 1941, p. 64; J. D. Beazley, Red-fig., p. 104; id., Development, pp. 72-73; id., Black-fig., pp. 226-27.