Ba Jin
Pseudonimo dello scrittore cinese Li Yaotang, nato a Chengdu, nella provincia di Sichuan, il 25 novembre 1904; noto anche come Li Feigan o Li Fugan e con altri pseudonimi (il nome Ba Jin è formato dalla fonetizzazione cinese della prima sillaba di Bakunin e dell'ultima sillaba di Kropotkin, anarchici russi delle cui dottrine subì l'influsso). Dopo aver lavorato in alcune riviste letterarie, fu editore della rivista Shouhuo-Harvest di Shanghai e dal 1981 presiede l'Associazione cinese degli scrittori. È stato più volte proposto per il premio Nobel per la letteratura.
B. J. fu tra i protagonisti del rinnovamento letterario inaugurato dal Movimento del 4 maggio 1919, che contribuì ad animare anche con la sua attività politica ed editoriale. Nel 1920, iscrittosi alla Scuola di lingue straniere di Chengdu, iniziò a interessarsi di letteratura. Negli anni Venti e Trenta, oltre a tradurre testi di autori anarchici, come per es. l'Etica di P.A. Kropotkin, si dedicò a scrivere opere di narrativa, la prima delle quali, il romanzo Miewang (1929, Distruzione) scritto durante un soggiorno a Parigi, ha come protagonista un giovane anarchico cinese che partecipa alla lotta clandestina contro il sistema politico e sociale della prima repubblica cinese e che viene giustiziato per aver tentato di uccidere il capo della polizia. L'opera riportò un notevole successo di critica e assicurò a B. J. la celebrità a soli venticinque anni.
Scrittore molto prolifico, B. J. ha legato la sua fama a una serie di trilogie. La più famosa è Jiliu sanbuqu (Trilogia del torrente), composta da Jia (1933, trad. it. Famiglia, 1980), considerato il suo capolavoro e una delle opere più importanti della letteratura cinese moderna, Chun (1938, Primavera) e Qiu (1940, Autunno). L'emancipazione dal giogo della famiglia tradizionale, dipinta come l'unità di base del controllo confuciano, e il ritratto che B. J. offre dei rapporti all'interno della casa dominata dal nonno-padrone rinviano a motivi autobiografici. Importante è anche Aiqing sanbuqu (Trilogia dell'amore), che si articola in Wu (1932, Nebbia), Yu (1933, Pioggia) e Dian (1935, Fulmini). Ad avvenimenti storico-politici del tempo sono dedicate Keming sanbuqu (1929-32, Trilogia della rivoluzione) e Huo sanbuqu (1940-45, Trilogia del fuoco). L'intera produzione letteraria di B. J. rivela il dissenso e la rivolta contro la società cinese, legata a schemi conservatori e plurisecolari. Il contrasto generazionale, la rivolta contro il sistema familiare tradizionale, la partecipazione alla lotta politica sono i temi privilegiati dall'autore. B. J. ha svolto anche una significativa attività di traduttore, contribuendo alla diffusione in Cina di autori quali P. A. Kropotkin, I. S. Turgenev, M. Gor´kij e O. Wilde.
Nonostante la sua attività patriottica e a favore della sinistra, B. J. aderì alla rivoluzione spinto più da impeto romantico umanitario e di riscatto degli umili che per ideologia comunista. Alla fondazione della Repubblica popolare cinese (1949) B. J. accettò il nuovo regime e ricoprì varie cariche in organismi culturali e letterari. Benché avesse ufficialmente rinunciato all'anarchismo sin dalla fine degli anni Cinquanta, venne duramente perseguitato (1966-69) durante la Grande rivoluzione culturale proletaria. Riapparve in pubblico solo nel 1977. Nel 1978 fu eletto delegato al Congresso nazionale del popolo e in seguito membro del Comitato permanente. Nel corso delle manifestazioni studentesche del 1989, finite tragicamente con il massacro di Tian'anmen, B. J. scrisse una lettera di sostegno ai giovani dimostranti.
Tra le altre opere sono da ricordare i romanzi Qi yuan (1944, trad. it. Il giardino del riposo, 1980), Huo (1945, Fuoco), Disi bingshi (1946, Guardia n. 4), Han ye (1947, trad. it. Gelide notti, 1980), e il saggio Sui xiang lu (1978, Note sul filo del pensiero).
bibliografia
O. Lang, Pa Chin and his writings. Chinese youth between the two revolutions, Cambridge 1967.
Tan Xingguo, Ba Jin de shengping he chuangzuo (La vita di Ba Jin e la sua produzione letteraria), Chengdu 1983.
A selective guide to Chinese literature 1900-1949, 4 voll., Leiden-New York 1988-90.
Pour un Musée de la "Révolution Culturelle", Paris 1996.